di Salvatore Martino

Il rischio di trasformare il cristianesimo in una generica pratica religiosa, in un tempo come quello che stiamo vivendo, è davvero fondato.

La dimensione spirituale sta diventando una strada in salita, e il numero di coloro che preferiscono una fede puramente esteriore e in linea con la comunicazione social è in forte aumento. La festa del Corpus Domini, che la Chiesa celebra oggi, è l’occasione per ribadire la natura spirituale dell’esperienza cristiana che, più che avere a che fare con momenti live, ha a che fare con lo Spirito Santo, col Vangelo, e con la conversione del cuore. Riflettere sulla Eucarestia e sulla presenza sacramentale di Cristo, oggi, è di fondamentale importanza, perché da modo a ciascuno di riordinare la propria fede e la propria vita secondo i parametri e lo stile indicati da Cristo.

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