Buona domenica cari amici,  in questa settimana siamo chiamati a fare un altro passo verso la Pasqua del Signore.

Le parole di Gesù sono abbastanza misteriose, forse anche voi state sperimentando la fatica del cadere in terra per poter portare frutto, però sappiamo che il frutto non nasce se non da un seme che è caduto a terra.

 

Se il chicco di grano,

caduto in terra,

non muore,

rimane solo;

se invece muore,

produce molto frutto

 

Gv 12, 20-33

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 La liturgia di questa domenica ci regala una parola di comunione e di fecondità, quelle che il nostro cuore desidera, mentre fugge isolamento e sterilità. Dio risponde a questo desiderio indicandoci una strada che passa paradossalmente per la morte. Sceglierla e imboccarla chiede un atto di fiducia enorme, un abbandono cieco, cieco di quella cecità che solo l’amore conosce. Nessuno ne sarebbe capace se Dio stesso, nel suo Figlio, non avesse compiuto questo gesto di abbandono per noi. È una logica impossibile da comprendere, non risponde ad alcun calcolo che offra garanzie di riuscita e di successo. Solo chi si lascia afferrare dall’amore del Figlio di Dio, chicco di grano piantato in terra sull’albero della croce, può rimanerne persuaso. E osare un amore che sia simile al suo. Buona Quaresima.

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