Le foto presenti in questo servizio sono di Giovanni Ursino
di Cristian Fiorentino
“Una Gran Bella Esperienza interpretata da gente semplice che vuole imparare a contemplare il mistero di Dio e il Natale che stiamo vivendo”. Ha sintetizzato con questo cruciale pensiero Don Fiorenzo De Simone il trionfo scandito dalla raffigurazione della Natività 2024.
Dopo il boom dello scorso anno, l’eccezionale successo è arrivato anche nella seconda edizione che ha fatto registrare la partecipazione di tante persone che hanno affollato il borgo antico coriglianese. Affermazione conseguita grazie all’unità Pastorale, contenente le comunità di Sant’Antonio e Santa Maria Maggiore, che ha generato e predisposto il presepe vivente dal titolo “Celebriamo insieme i misteri del Natale”.
Il parroco Don F. De Simone, il vice Don Vincenzo Ferraro e le collettività parrocchiali, compresa S. Pietro e Paolo del parroco Don Massimo De Novellis, hanno programmato l’evento andato in scena, nella serata di giovedì 26 dicembre, nel giorno di Santo Stefano. Tanti luoghi del centro storico, votati naturalmente a queste manifestazioni, hanno ospitato le scene più peculiari della nascita di Gesù.
Toccate tutte le aree fulcro del paese ad iniziare dalla cappella del castello da dove è iniziato l’iter con l’effige del Bambinello Gesù. Non a caso la narrazione è partita dal vecchio maniero perché, in maniera simpatica e originale, si è voluto simboleggiare la ricerca del viaggio fatta dai Re Magi nella loro vita.
Dalle tre stanze del castello è iniziato il “Cammino” non solo dei Magi ma di tutti i fedeli e partecipanti con una prima tappa armonizzata dai canti dei bambini dell’oratorio parrocchiale. In realtà, tutte le scene sono state accompagnate da melodie a tema anche del coro degli adulti.
Nella prima parte della riproduzione ripresi passi del Vecchio Testamento richiamando la manifestazione di Dio nel tempo. In seguito, attraversate le zone di San Pietro e Paolo, via Municipio, via Carso “A purtella”, via degli Archi fino a risalire a piazza Addolorata dove è stata presentata la scena dell’annuncio di Zaccaria al tempio.
Successivamente attraversata via Toscano, pallazzo De Caro, la chiesetta di San Luca e “U Gjrunj (sotto palazzo Castriota). Da Porta Librandi si è risaliti per la chiesa di Santa Maria Maggiore fino a piazza Cavour , a “U funnjchjj”, per vivere la scena principe della Natività di Gesù.
Non sono mancati i momenti di preghiere ma anche di festa vissuta in allegria e condivisione tra immagini dell’epoca e antichi mestieri. «Esperienza bella per il centro storico- ha ribadito Don F. De Simone- aggregante e sinonimo di Speranza per un luogo che sa e può riprendere vita grazie a queste iniziative collettive.
Diversamente sarebbe stato deserto e invece con allegria e spirito di condivisione si è popolato di gente e figure di persone che si sono messe in gioco con naturalezza confermando la propria vicinanza alla Fede e al proprio paese». Presepe vivente che ben si è coniugato, infatti, con il fascino del borgo antico coriglianese e l’operosità della propria gente che in sinergia hanno tirato su un'opera molto apprezzata e che è la testimonianza tangibile che programmando si possono raccogliere, nella semplicità, ottimi riuscite: a patto che non manchi l’unione, l’impegno e la condivisione di idee che, come gli eventi dimostrano, affondano sempre le radici nella tradizione Cristiana.