Fortunato Bruno, una vita per la scuola

Articolo pubblicato sulla rivista Il Serratore n. 8 ottobre 1989

Per Corigliano rappresenta un titolo di merito poter annoverare nella propria memoria storica due episodi che testimoniano una sicura vitalità in un settore, quello della scuola, decisivo per la crescita culturale e civile di ogni comunità.

Ci riferiamo alla istituzione, nel 1865, del convitto-ginnasio "Garopoli", salutato dal Padula come "un fatto nobilissimo, che onora sommamente i Coriglianesi ed il loro municipio" ed alla fondazione del liceo scientifico, il primo in provincia di Cosenza, avvenuta nel 1938. Per questo istituto l'anno scolastico appena concluso è stato, quindi, quello del cinquantenario. L'importanza della ricorrenza è stata sottolineata opportunamente da Salvatore Arena, che ha dato alle stampe un agile volumetto nel quale raccoglie alcuni articoli del padre, Francesco A. Arena, dedicati a Fortunato Bruno, fondatore del liceo scientifico di Corigliano ed illustre figura di educatore ("Fortunato Bruno nel primo mezzo secolo di vita del Liceo Scientifico'', pp. 62, 1989).

In primo piano, a destra, il prof Salvatore Arena, in piazza Vittorio Veneto, durante la "Festa del Tricolore" celebrata il 12 maggio 1997

Morto il 20 marzo del 1951, all'età di 74 anni, Fortunato Bruno, "autentico figlio del popolo", si era laureato a Roma, in lettere classiche, nel giugno del 1900, conseguendo il massimo dei voti e la lode con una brillante tesi su Cicerone. Da allora tutta la sua carriera professionale si svolse all'interno del "Garopoli" di cui divenne preside nel 1921 prendendo il posto di un altro benemerito insegnante, il prof. Benedetto Leoni. Collocato in pensione nel 1937 "don Fortunato", come era amichevolmente chiamato da tutti, si diede da fare per indurre l'amministrazione comunale del tempo ad istituire un liceo scientifico, in modo che i giovani di Corigliano e dei paesi vicini potessero completare sul posto l'intero corso della scuola media superiore. Riuscito nel suo scopo ed aperto il liceo nel novembre del 1938, ne divenne il maggior sostenitore, come insegnante e come preside, fino al 1946. Di Fortunato Bruno non restano opere scritte. Aveva posto mano ad un'ampia ricerca sui dialetti calabresi, ad una grammatica greca, ad alcuni saggi letterari: tutto è andato perduto. La sua fama è affidata al ricordo di quanti lo conobbero e ne apprezzarono le alti doti intellettuali e morali. Francesco A. Arena, che fu suo allievo e poi amico fraterno per tutta la vita, così lo descrive: "Oratore formidabile ... Uomo di vastissima e profonda cultura umanistica, accoppiata - caso molto raro - ad una cultura scientifica sorprendente; latini­ sta e grecista insigne, conoscitore di tutti i dialetti, declamatore trascinante ... Assolveva con slancio e dedizione al compito di aprire nuovi orizzonti culturali e umani ai suoi allievi, di infondere in loro dirittura morale e curiosità intellettuale, disciplina e senso critico". Nella seconda parte del saggio Salvatore Arena ripercorre rapidamente le vicende di questo primo mezzo secolo di vita del liceo scientifico: la fondazione, di cui abbiamo già detto; la "legalizzazione" avvenuta nel 1946; il passaggio allo Stato nel 1960. Ed ancora: i primi docenti, il ricordo dei primi allievi, le sezioni staccate, il trasferimento della sede allo Scalo: insomma, un excursus storico succoso e completo. Emerge infine dal volume, in controluce, la personalità di Francesco A. Battista Arena. Operatore culturale appassionato, studioso accanito di storia patria, il prof. Arena, che insegnò per 37 anni prima allo scientifico e poi al classico di Corigliano, fu altresì un giornalista scrupoloso e sensibile, sempre partecipe dei problemi reali della sua Corigliano, per cui si batteva con profondità di cultura e spirito sempre costruttivo.

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