Fonte: Comunicato stampa
Avviare iniziative e progetti innovativi puntando, in questa fase di grandi cambiamenti, su diversificazione e innovazione per nuove opportunità di sviluppo e occupazione della pesca costiera artigianale per attivare le opportunità messe a disposizione, in questa programmazione 2021/2027, dall’Unione europea.
In particolare, qui sul litorale di Corigliano-Rossano sarebbe opportuno uscire da “una visione obsoleta” abbandonando logiche progettuali e gestionali non in linea, a nostro parere, con lo sviluppo inter-settoriale dell’economia costiera puntando ad un ruolo da protagonista nella gestione del “GAL PESCA IONIO” a guida di una società di capitali ma sotto la stretta sorveglianza della Regione Calabria con timonieri un rappresentante dell’area di Soverato (nuova nomina) per il GAL Ionio e uno del Gal Tirreno dell’area di Scilla (da circa venti anni alla guida di questo strategico strumento). Sul litorale Sibarita silenzio assoluto, la nostra classe politica tace e nessun intervento dei nostri rappresentanti Istituzionali. Non sarebbe opportuno, invece, invertire rotta per essere chiamati, magari con il sostegno della Regione, a un ruolo da protagonista nella gestione del “GAL PESCA IONIO”, strumento strategico della PCP? A nostro avviso dovrebbe essere un ruolo dovuto per la consistenza della flotta, degli occupati e del valore del PLV. Un ruolo e una funzione da protagonista, come spesso ricordato da Bruxelles, per gli indicatori che rappresenta il litorale della Piana di Sibari. Allo stato attuale l’alto ionio con Schiavonea e Trebisacce rappresenta una parte molto rilevante della pesca calabrese con una storica presenza della piccola pesca artigianale nelle due Comunità costiere. Pertanto, non è più rinviabile gestire da protagonista il “GAL PESCA IONIO” non solo per la consistenza della flotta artigianale, ma anche per contribuire a risollevare le sorti della piccola pesca, avvolta da una cronica crisi storica per la mancanza di punti di sbarco sugli arenili antistante i Borghi marinari e carenza di servizi pesca. Invertire rotta per assicurare un futuro alla piccola pesca artigianale in modalità inter-settoriale nell’ambito dell’economia costiera. Qui a Corigliano Rossano sorvoliamo sul “colpo al cuore” realizzato dal Comune con fondi UE/Pesca che non ha risolto nessun problema. Oggi, a parere del Comitato Pescatori Artigianali, non è più rinviabile un cambio di passo per risollevare le sorti dei piccoli pescatori artigianali, ma per farlo serve una forte attenzione a partire dal coinvolgimento di tutta la categoria, non soltanto di “quella che piace di più”. Allo stato attuale, è prioritario garantire una presenza legale delle piccole imbarcazioni dei pescatori artigianali, lì nel Comparto n.3 che rappresenta la storica spiaggia dei pescatori di Schiavonea. Ma, soprattutto, non è più rinviabile organizzare i servizi previsti dall’art. 20 nel comparto n.3 come indicato dal Piano di Spiaggia AU di Corigliano per avviare a soluzione una questione complessa che potrebbe mettere in discussione lo stesso futuro di una antica attività di pesca che rappresenta la storia e l'identità del Borgo marinaro. Con un ruolo da protagonista nel “GAL PESCA IONIO” e in sede locale con l’organizzazione dei servizi pesca, finalmente, si potrà parlare di futuro della pesca artigianale e rilanciare, magari, da parte del Comune l’idea-progettuale del “Borgo marinaro come piattaforma dell’Ittiturismo”. Inoltre, con la realizzazione dei servizi-pesca nel Comparto n.3 (Lotto area pescatori) si potrà istituire il “Punto di sbarco delle modiche quantità” destinate al consumo locale sbarcate dai piccoli pescatori artigianali con la vendita diretta presso il “Mercatino ittico al consumo” per meglio valorizzare il “Prodotto ittico locale” con il marchio di qualità del “Pesce trasparente di Schiavonea” ed essere un attrattore per i consumatori.
Salvatore Martilotti