di Cristian Fiorentino

Presso la location della “Sala degli Specchi” del castello di Corigliano, sabato scorso 14 giugno, è andato in scena l’evento “XXV Charter e Arte e Cultura nel Territorio”.  Manifestazione indetta e allestita dal Lions Club Corigliano, amministrato con slancio e esperienza dalla presidente Donatella Caliò.

Cerimonia impreziosita proprio dal conferimento dell’autorevole riconoscimento "Arte e Cultura nel Territorio", ideato pensato per avvalorare personalità che, grazie alle loro performance professionali, promuovono il volto sano e geniale della Calabria. Premio conferito al regista Jordan River, nativo di Corigliano, che proprio di recente ha conseguito un trionfo di critica su scala nazionale ma non solo, grazie ai suoi originali capolavori cinematografici. Nella fattispecie, il riconoscimento gli è stato assegnato per il recente film intitolato “Il Monaco che vinse l’Apocalisse”. Pellicola sui generis capace di connettere aspetto mistico, simbolismo e creatività e di stimolare meditazioni assolute sulla Fede e la coscienza del genere umano. Film che è stato omaggiato con riconoscimenti internazionali, tra cui la presentazione al TCL Chinese Theatre di Hollywood durante il “Los Angeles Italia Film Festival”, alla vigilia degli Oscar 2025. 

Tra le altre opere di J. River da segnalare: “Apollineum 3D” (2012), come  primo documentario italiano tridimensionale, che segna l’inizio del suo percorso nel cinema 3D; “Goth-Amok: Gamebook Adventure” (2015) tra cinema interattività del gaming; “Le Origini della Cinematografia” (2017),  documentario premiato al “Nevada International Film Festival”; “Caravaggio, la potenza della luce” (2018), vincitore del premio come miglior doc. al “Terra” di Siena Film Festival e “Artemisia Gentileschi, pittrice guerriera” (2020), docufilm in 4K premiato al “Global Nonviolent Film Festival” e selezionato per il festival dei “Diritti Umani” di Barcellona. Tra gli altri premi conseguiti ritroviamo anche: “Best Feature Docudrama” al “Global Nonviolent Film Festival” (2020) per “Artemisia Gentileschi, pittrice guerriera”; “European Cinematography Award” (2020); “Best Historical Screenplay” per “Il monaco che vinse l’Apocalisse” (2024); il “Silver Screen Award Feature Competition” al “Nevada International Film Festival” (2018) per “Le Origini della Cinematografia” e il “Golden Award Winner” agli “International Screen Awards” (2019) per “Stonehenge, il tempio dei druidi”. All’evento hanno presenziato diverse autorità Lions e istituzioni del mondo politico. Il regista Jordan River ha ringraziato con riconoscenza il Lions Club la comunità coriglianese asserendo: «Ricevere questo premio nella mia città natale ha un significato speciale. Corigliano è parte del mio cuore e della mia ispirazione. L’arte e la cultura sono strumenti essenziali per il riscatto e la valorizzazione del nostro territorio». Serata che ha rinsaldato la rilevanza del Lions Club e la sua congiunzione con il territorio. L’impulso di iniziative intellettuali e sociali consolida, in effetti, non solo la percezione dell’appartenenza ma fa emergere geni autentici figli del proprio paese coriglianese, senza tralasciare la prospettiva futura. Apprezzata dai partecipanti l’impeccabile e assidua organizzazione armonizzata dall’abilità di Cosimo Mosaico, Grazia Vulcano e Donatella Calio’ che, con interesse e sentimento, hanno predisposto la serata nei minimi dettagli.  “XXV Charter  e Premio Arte e Cultura nel Territorio” che va in archivio con successo e con la consapevolezza di aver rimarcato ancora una volta il legame autoctono tra cultura, arte e talento.

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