Cari fratelli e sorelle, vi scrivo con il desiderio di starvi vicino in questi tempi non semplici. Ogni giorno ci portiamo addosso pensieri, preoccupazioni e fatiche che a volte sembrano schiacciarci.

È proprio in momenti come questi che il Vangelo diventa luce sul nostro cammino: non una risposta facile a tutto, ma una presenza che consola e dà forza.

Anche questa domenica la Parola ci offre un respiro di speranza e un invito a fidarci ancora.

Ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese...Il Signore lo giura «Certo, non dimenticherò mai tutte le loro opere»

 (Am 8, 4-7)

Il profeta Amos è molto chiaro nel raccontarci il trattamento che veniva riservato ai poveri da parte di chi aveva il potere di imbrogliare, vendendo merce avariata o falsificando le bilance.

Leggendo questo testo possiamo affermare: «non c’è niente di nuovo sotto il sole», come scriveva il Qoelet.

Dopo aver espresso le minacce di Dio contro i prepotenti, il profeta minaccia la cosa peggiore che potrebbe capitare anche a noi.

Egli susciterà una fame particolare nel paese: «fame di ascoltare le parole del Signore… Vagheranno per cercare la parola del Signore, ma non la troveranno»!

Magari Signore tornasse questa fame!

Ma tu, nostro Dio e Padre, non lasciarci vagare a vuoto, ma donaci di incontrarla e ascoltarla ancora!

Il Signore vi accompagni sempre con la sua Parola.

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