di Cristian Fiorentino

Prosegue senza fine lo scempio dell’abbandono dei rifiuti presso la strada interpoderale consortile che congiunge lo scalo coriglianese a contrada Brillia, nella zona stadio e palazzetto.

Sito ormai “dedito”, da almeno una ventina di anni, allo scarico selvaggio di cataste di rifiuti di ogni genere. Percorrendo la stessa via, soprattutto all’altezza di un pontino, ci si imbatte in una vera e propria catasta di spazzatura che spesso ostruisce anche la stessa strada. Eternit, materiale di risulta, vecchi elettrodomestici, reti, divani, vestiti, materassi, gomme e diversi e altre scorie campeggiano in bella vista nell’incuria più totale. Veri e propri incivili si sentono autorizzati nell’eliminare tali rifiuti, non solo ingombranti ma soprattutto inquinanti anche per i terreni e per il canale di scolo sottostante. Area in questione ormai tra le mete preferite degli “scaricatori” seriali che spesso “ripuliscono” la suddetta zona appiccando anche dei veri e propri roghi causando altri seri danni ambientali. Zona appetibile, dunque, per lo sgombro fai da te che non solo dovrebbe essere pattugliato e messo sotto sorveglianza, per individuare i trasgressori, ma anche bonificato. Tratto di strada e zone limitrofe che urgono e reclamano una soluzione definitiva almeno per interrompere la spirale di violenza ambientale. Andazzo a cui urge un rimedio perentorio passando anche per eventuali sanzioni per i contravventori. Le politiche di educazioni all’ambiente, inoltre, dovrebbero essere valide e obbligatorie non solo per le nuove ma anche per le più attempate generazioni. Il cambiamento in questo senso si può ottenere soltanto attraverso un recupero di senso civico agendo a trecentosessanta gradi grazie all’impegno di istituzioni, associazioni, forze dell’ordine e singoli cittadini. Misure e indicazioni, già adottate in tante altre città, potrebbero porre un serio freno al triste fenomeno dello scarico dei rifiuti selvaggi anche nel lembo del territorio coriglianese e in particolare nella zona “franca” interessata.

Crediti