Categoria: Denunce
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Non è tollerabile che la nuova stazione ferroviaria di Corigliano sia esposta ad un così lento ed inesorabile degrado proprio nel momento in cui, circa venti giorni fa, è stata annunciata con grande risalto ed enfasi sulla stampa locale la conclusione dei suoi lavori di ammodernamento e di messa in sicurezza.

A tal proposito, non possiamo non ricordare le parole del Presidente della Regione Mario Oliverio che, nel celebrare le mirabolanti imprese della Giunta regionale di centrosinistra in tema di trasporti, in particolar modo con riferimento all’accordo chiuso con RFI per l’avvio dei lavori di adeguamento della tratta ferroviaria jonica con annesse alcune stazioni tra le quali quella di Corigliano, parlava di un investimento complessivo di 530 milioni di euro finalizzato alla creazione di una metropolitana di superficie da completare entro il 31 dicembre del 2019. Al tempo stesso ha dimenticato di chiedere ad RFI di predisporre un sistema di sorveglianza che salvaguardasse l’integrità dei nuovi lavori compiuti presso la stazione ferroviaria. Molto spesso, ed è questo il caso, ai grandi annunci ci si dimentica di far seguire piccole azioni concrete che possono, però, contribuire nel loro complesso alla definizione di un quadro di maggior tutela verso gli interventi pubblici. Registrare atti vandalici e situazioni di degrado che non permettono ai fruitori finali, cioè i tanti pendolari e studenti che utilizzano ancora servizi ferroviari antiquati e non degni di una società civile, di poter usufruire appieno della nostra stazione ferroviaria, non può essere sottaciuto ma anzi deve essere denunciato con forza sia per quanto riguarda le mancanze di RFI sia per quanto riguarda la superficialità dell’annuncio di matrice regionale. Su questa vicenda, Fratelli d’Italia intende mantenere alta l’attenzione perché si tratta di una questione di rispetto verso la nostra città che deve poter usufruire appieno di alcuni servizi denunciando mancanze ed omissioni che continuano purtroppo a perpetuarsi nel nostro territorio.

Antonio Ascente