Si continua a morire sulla 106 jonica  ormai diventata un vero “campo di battaglia”.

Sono anni che la strada che percorre l’alto jonio registra più vittime di un bollettino di guerra. Un problema mai affrontato seriamente, un grido di dolore e giustizia che si eleva dai familiari delle vittime. Sono stanco di ascoltare promesse, sono stanco di vedere mogli che piangono  i mariti, figli che piangono i genitori, famiglie distrutte. Ogni volta che transito sulla statale, non posso fare a meno di guardare quei mazzi di fiori e lapidi commemorative . Invito gli amministratori regionali, presidente,assessori, organi competenti di  prendere a cuore, seriamente, questo grave problema, è finito il tempo delle chiacchiere, è arrivato il momento di tutelare i cittadini e migliaia di automobilisti che quotidianamente percorrono quella strada. Invito i candidati alle prossime politiche a dare un segnale forte “a Roma”. Invito gli amministratori locali a iniziative serie per far sì che questo gravoso problema trovi soluzioni adeguate. Invito le organizzazioni sindacali a schierarsi apertamente dalla parte dei cittadini, è un vostro dovere tutelarci! Un grazie all’Associazione basta vittime sulla Strada Statale 106 che da anni porta avanti iniziative di sensibilizzazione, affinché si trovino soluzioni adeguate. Ricordiamoci che su quella strada ci sono vite umane e con la vita non si scherza.

Francesco Caputo

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