di Cristian Fiorentino

Doppio rilevante attestato per Domenico Godino. Il già presidente della neo nata associazione “La Fenice” (operante su Corigliano-Rossano e altri centri jonici) ha conseguito, nelle ultime settimane, le indispensabili qualifiche Aba e Tma.

Nello specifico, la prima certificazione attribuisce mansioni di tecnico del comportamento certificato e specializzato: responsabile diretto dell’attuazione delle procedure di acquisizione delle competenze e modificazione del comportamento progettate dal supervisore BCBA o BCaBA. Una figura professionale a tutti gli effetti del settore specifico. La Tma (Terapia Multisistemica in Acqua) “Metodo Caputo Ippolito”, invece, è una terapia che utilizza l’acqua come attivatore emozionale, sensoriale, motorio, capace di spingere il soggetto con disturbi della comunicazione, relazione, autismo e disturbi generalizzati dello sviluppo ad una relazione significativa. Trattamento multisistemica perché valuta ed interviene sui diversi sistemi funzionali del bambino, ossia sul sistema relazionale, cognitivo, comportamentale, emotivo, senso-motorio e motivazionale. Amante della poesia, lo stesso Godino ha scritto dei versi dal titolo “Affrontarti, ho già perso ma lotto per rendere la sconfitta meno amara” proprio a non voler mollare la presa sul mondo dell’autismo. «Il conseguimento delle due qualifiche- ha esordito Godino- sono frutto di uno stimolo che nasce dalla mia famiglia. Avendo toccato con mano il problema autismo con mio figlio, dopo un primo impatto non facile, ho deciso di darmi da fare attivamente. Ho ritrovato energie che ho investito in impegno attraverso documentazioni, nozioni, corsi e quant’altro potesse essere utile alla causa. Oggi ho e abbiamo compiuto passi importanti nei confronti della problematica autismo. Già il fatto di aver messo in piedi l’associazione “La Fenice” insieme ad altri validi, qualificati e appassionati professionisti, è uno step enorme e che spalanca le porte ad un futuro nuovo. Possiamo intraprendere un percorso teso non solo ai più piccoli, veri beneficiari dell’associazione e delle terapie, ma soprattutto alle rispettive famiglie. L’autismo- ha sottolineato Godino- al momento della diagnosi viene vissuto come un lutto. Comprensibile e umano l’atteggiamento per chiunque ma è un aspetto che bisogna cambiare radicalmente. Bisogna affrontare il problema a viso aperto e di petto: lo shock iniziale e il piangersi addosso deve lasciare il posto all’azione cercando di conoscere quanto più possibile della malattia. È vero che non si guarisce dall’autismo ma si può fare tanto così come ho constatato personalmente. Modelli tangibili sono stati i recenti corsi Rbt e Tma dove i risultati sono ragguardevoli soprattutto con il trattamento in acqua. Il mio vuole essere un esempio verso tutti i genitori a non arrendersi ma combattere e osservare la questione con occhi diversi. Accettare la patologia è il primo passo ma subito dopo bisogna essere operativi esclusivamente per il bene dei propri figli. Per questo resto e restiamo a disposizione, come associazione “La Fenice”, per qualsiasi aiuto, quesito, dubbio invitiamo chi ne fosse interessato a interpellarci attraverso i contatti rintracciabili sulla nostra pagina facebook ufficiale https://www.facebook.com/Terapiedomiciliariadindirizzocomportamentale . Inoltre, viste le esperienze maturate, nel sud Italia possiamo contare su validi professionisti nel campo sanitario. La finalità- ha concluso Domenico Godino- è spronare le famiglie, le mamme e soprattutto i papà, spesso più reticenti, nel fare rete perché insieme possiamo essere ognuno esempio positivo gli uni per gli altri».

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