Categoria: Società
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Non è tanto il valore degli oggetti asportati, quanto il danno, non solo morale, che tutto ciò comporta. E’ la sintesi degli avvenimenti, sicuramente negativi, che negli ultimi tempi si stanno verificando nella chiesa dei Santi Nicola e Leone a Corigliano Scalo.

Per come ci riferisce il parroco, don Natalino Carandente, in questi ultimi mesi per ben tre volte alcuni sconosciuti si sono introdotti nella chiesa, e dopo aver rotto un vetro delle finestre hanno manomesso le cassette delle offerte di alcuni candelieri portando via le monete, forzato una porta e rubato un diffusore acustico dal presbiterio. “Più che il valore di quanto hanno preso – sottolinea don Natalino - sono i danni arrecati che si aggiungono alle già precaria economia della parrocchia”. In tutte e tre le circostanze, l’ultima è avvenuta lo scorso 2 aprile, il parroco ha presentato regolare  denuncia ai carabinieri. Tutto ciò è assolutamente grave, anche perché è l’ennesimo campanello d’allarme su una condizione socio-economica che l’attuale fase di pandemia ha notevolmente aggravato. Infatti oltre ai furti perpetrati ai danni della chiesa dei Santi Nicola e Leone, ci viene segnalato che un altro furto che è stato portato a segno nella chiesa, sempre a Corigliano Scalo, della Madonna delle Grazie. Che questi furti siano opera di una stessa regia ? E’ molto probabile. Resta il fatto che gli atti in se sono gravi, soprattutto sotto il profilo squisitamente morale, perché, ed è sotto gli occhi di tutti, l’impegno che la Diocesi di Rossano-Cariati sta profondendo, specialmente adesso che la pandemia sta scavando sempre più solchi profondi tra benessere e malessere, con tanta gente che nell’ultimo anno si è ritrovata suo malgrado, a chiedere l’aiuto delle parrocchie, della Caritas e della Diocesi. Aiuti che la Chiesa non ha mai negato a nessuno, ma anzi ha quintuplicato gli sforzi per poter garantire anche ai nuovi poveri un pezzo di pane. Ed in questa direzione noi direttamente abbiamo avuto modo di constatare quotidianamente l’impegno che anche la Comunità Salesiana pone in essere per dare qualcosa a chi è privo di ogni sostegno. Ecco perché questi atti criminosi nei confronti, non solo della chiesa dei Santi Nicola e Leone, non possono trovare alcun tipo di giustificazione, se poi una giustificazione vi può essere quando si mettono in atto azioni delittuose. La speranza è che le forze dell’ordine, grazie anche all’ausilio degli impianti di videosorveglianza, riescano ad assicurare alla giustizia questi ladri di miseria, anche perché è necessario che tutte le comunità parrocchiali locali possano continuare a svolgere la propria attività, anche di assistenza verso i più bisognosi, nel giusto clima di serenità e convivenza civile.