«Sono ben contento di aver tenuto gli istituti superiori chiusi fino al 31 gennaio, ma in queste ore sto lavorando a una ordinanza che permetterà ai genitori, grazie alla didattica differenziata, di decidere se mandare o meno i loro figli a scuola in presenza.

Questa forma di prudenza ci ha permesso di passare dalla zona rossa (di dicembre, ndr) alla zona gialla che sarà ufficializzata oggi, perché siamo allo 0,7 di Rt». Così il presidente facente funzione della Regione Calabria Nino Spirlì. «Il 24% di contagi in più determinato dalle scuole aperte, così come spiegato da illustri infettivologi – ha aggiunto – è una percentuale reale. Noi non vogliamo fermare la scuola e la didattica, ma permettiamo ai ragazzi di studiare avvalendosi di tutti quegli strumenti tecnologici che fanno parte della loro quotidianità».I DATI DELL’ISS Solo una Regione, l’Umbria, rimane con una classificazione complessiva di rischio alta (contro 4 della scorsa settimana), mentre 10 Regioni sono classificate con rischio moderato. Lo rileva la bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss, riferita al periodo 18-24 gennaio. «Questa settimana – si legge nel rapporto – si continua a osservare un miglioramento del livello generale del rischio, con un aumento significativo di Regioni a rischio basso secondo il DM del 30 Aprile 2020. Complessivamente, una sola Regione ha una classificazione di rischio alto (vs quattro la settimana precedente), dieci con rischio moderato (di cui una ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e dieci con rischio basso. Una Regione (Molise) ha un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno». Le regioni con rischio moderato sono Abruzzo, Fvg, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia di Bolzano (ad alto rischio di progressione), Provincia di Trento, Puglia e Toscana. Rischio basso per Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Molise (ad alto rischio progressione), Piemonte, Sardegna, Sicilia, Val d’Aosta e Veneto. Nel periodo 06 gennaio – 19 gennaio 2021, l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,84 (range 0,75- 0,98), «in diminuzione e con il limite superiore del range sotto l’uno». E’ quanto evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale della cabina di regia, con dati relativi alla settimana 18/1/2021-24/1/2021 (aggiornati al 27/1/2021). GLI INDICI REGIONALI DI TRASMISSIBILITÀ Tutte le regioni, tranne il Molise, presentano un indice di trasmissibilità Rt puntuale sotto 1. Lo scorso monitoraggio le regioni con Rt superiore a 1 erano state 10. Per il Molise viene indicato un Rt di 1.51 (era 1.38). Questo il quadro degli Rt puntuali regione per regione contenuto nella bozza del 37/o monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute con dati al 27 gennaio relativi alla settimana 18-24 gennaio:

REGIONE RT PUNTUALE
Abruzzo 0,81
Basilicata 0.91
Calabria 0.82
Campania 0.97
Emilia-Romagna 0.77
Friuli Venezia Giulia 0.68
Lazio 0.73
Liguria 0.87
Lombardia 0.84
Marche 0.88
Molise 1.51
Piemonte 0.82
PA Bolzano 0.8
Pa Trento 0.56
Puglia 0.9
Sardegna 0.81
Sicilia 0.98
Toscana 0.95
Umbria 0.96
Valle d’Aosta 0.82
Veneto 0.61.

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