di Cristian Fiorentino

Ennesima testimonianza di fede nella parrocchia “Papa San Giovanni XXIII”. Presso la chiesa dello scalo coriglianese, nella serata di domenica scorsa, si è vissuto un particolare momento di comunione.

Evento voluto dal movimento dei gruppi di preghiera dei figli spirituali di San Giovanni Paolo II. Gruppo di preghiera molto attivo e presente da ben sette anni nel comprensorio jonico. Nel pomeriggio del 24 novembre, infatti, la comunità religiosa ha accolto una reliquia di San Karol Wojtyla. Nella fattispecie, il resto sacro, portato per l’occasione in una cornice ad hoc, è un fazzoletto adoperato in particolari momenti della sua vita da Papa Giovanni Paolo II. In seguito, i figli spirituali del movimento spirituale hanno animato il rosario. Prima della celebrazione eucaristica, Suor M. Rosa Lo Proto ha tenuto una conferenza sulla figura poliedrica e unica di San Giovanni Paolo II. A seguire la concelebrazione presieduta da padre Antonio Cocolicchio e dai sacerdoti della parrocchia don Tonino Longobucco e don Vincenzo Ferraro. A fine messa c’è stata la possibilità per tutti i presenti di omaggiare e baciare la reliquia come segno di benedizione. Comunità di fedeli che ha rivolto anche una preghiera di consacrazione alla Madonna a cui Karol Wojtyla era particolarmente devoto. Suor M. Rosa Lo Proto, prima del congedo, si è soffermata proprio sull’esclusivo rapporto tra San Papa Giovanni Paolo II e Maria attraverso la famigerata invocazione “Totus tuus Marie”. Sull’esempio di un Papa che ha varcato confini della terra e infranto molte barriere, suor M. Rosa Lo Proto e padre Antonio Cocolicchio, entrambi dell’ordine dei Domenicani di Roma, attraverso questa tour itinerante offrono una rinnovata testimonianza di fede missionaria. Santa reliquia che in questi giorni sta toccando altre comunità territoriali e che rappresenterà un simbolo di una fede aggregante, rigenerante e trainante capace di infiltrarsi tra la gente così amava pensare San Giovanni Paolo II.

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