Non si può certo affermare che l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Flavio Stasi non sia al corrente della delicata questione dei terreni civici detenuti da possessori, presumibilmente illegittimi.

E’ ormai noto a tutti, infatti, che tra questi possessori di terreni civici figurano, in atti amministrativi ufficiali, diversi componenti del Consiglio Comunale, in prima persona o tra cui congiunti e parenti, oltre al Vicesindaco della Giunta Stasi, Claudio Malavolta. A tale proposito, ricordiamo come Il 12 agosto scorso , su preventiva richiesta della minoranza consiliare si sia tenuto un Consiglio Comunale monotematico sui Livellari e sui terreni civici, in cui si è ribadito la necessità che tale problematica va affrontata urgentemente, in primis per due motivi: il primo, relativo ad una questione morale, attinente la figura di chi governa il Bene Pubblico, che deve essere sgombra da ogni minima ombra, il secondo, si collega alla necessità di garantire la solidità della struttura amministrativa e finanziaria del Comune, invero l’urgente necessità di recuperare i canoni o affitti delle centinaia di ettari di terreni civici, mai versati alle casse comunali. Inoltre, non bisogna dimenticare e sottovalutare che, con la discussione nella massima Assise Cittadina si dava finalmente riscontro alla “dimenticata” Delibera della Giunta Comunale della Città di Corigliano Calabro n. 7 del 9.01.2017 - Settore Patrimonio, avente ad oggetto: Individuazione dei beni immobili non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali - art. 58 D.L. n. 112/2008 conv. con mod. L. 133/2008, la quale veniva integralmente riconosciuta quale Atto Amministrativo valido a tutti gli effetti di Legge, ivi compresi gli allegati, con particolare riferimento all’Allegato 3, nel quale sono enumerate e individuate le particelle catastali con i relativi possessori. Giova ricordare, inoltre, i maldestri e scomposti tentativi dei Consiglieri di Maggioranza, Salimbeni (Mattia) e MIngrone, i quali, inutilmente, minacciavano di dichiarare illegittima l’intera Delibera. E’ chiaro, dunque, che, dalla data di questo Consiglio, si va consumando una riscontata omissione di Atti e, certamente, un danno erariale che sarà intercettato e contabilizzato dalla Corte dei conti. Da un punto di vista squisitamente politico, da questo Consiglio comunale si era usciti bene, salvando la faccia e le Istituzioni, con un compromesso onorevole sollecitato anche dal Sindaco Stasi, il quale si assumeva ogni responsabilità in merito, con l’impegno pubblico e verbalizzato nella Delibera approvata all’unanimità dalle forze di Maggioranza e di Opposizione del Consiglio Comunale, che, nel termine di sei mesi, avrebbe poi riferito, in Consiglio o altra sede, circa le attività concrete svolte al fine di sanare, dal punto di vista contabile, finanziario ed amministrativo, la questione livellari e terreni civici.  Trascorsi 45 giorni dal Consiglio Comunale del 12 agosto e dall’approvazione della Delibera, noi cittadini del Comitato Civico Guglielmo Tocci, vogliamo sollecitare le Istituzioni Comunali, Giunta e Consiglio, poiché, ad ora, non si è riscontrato alcun Atto che confermi l’intenzione dell’Amministrazione Stasi a voler procedere nel mandato politico ed amministrativo indicatogli dal Consiglio Comunale per accertare i titoli detenuti dai possessori dei terreni in elenco all’allegato 3 della sopra citata Delibera n. 7 del 09.01.2017. Il Comitato civico spontaneo Guglielmo Tocci, costituitosi il 10 luglio 2019, nasce per l’appunto per offrire un reale contributo per la valorizzazione ed il recupero delle terre civiche, con espresso riferimento agli artt. 5 e 18 della Legge Regionale 21 agosto 2007, n. 18.Norme in materia di usi civici. Per queste motivazione, il Comitato, oltre che al Sindaco e alla Giunta, si rivolge all’intero Consiglio Comunale, chiedendogli di farsi garante dell’Etica consiliare e di voler verificare se gli Uffici Comunali (dirigente dr. A. Le Fosse, Responsabile dr A. Uva) abbiano trasmesso l’Atto deliberativo alla Giunta, al fine di consentire d’impulso l’individuazione dei presunti possessori e dei loro eventuali titoli di possesso. Il Comitato chiede, altresì, che il Vicesindaco Claudio Malavolta e il Consigliere Biagio Frasca diano l’alto esempio di rimettere la propria posizione di possessori di terreni civici in seno all’Ufficio Patrimonio o chiarendo e sanando, con atti alla mano, la legittimità del loro possesso; se questo non dovesse verificarsi, dovremmo considerare la loro posizione eticamente inaccettabile poiché non trasparente sotto il profilo patrimoniale e fiscale, e, quindi, in posizione conflittuale con le cariche di rappresentanza municipale. Lo si chiede, quale garante primo, all’intero Consiglio Comunale, perché presidi in modo trasparente e costante il percorso politico ed amministrativo sull’attività di legittimazione delle assegnazioni dei terreni civici, anche per dare concreto seguito a quanto deliberato in forma nel Consiglio Comunale del 12 agosto 2019. Se tanto non dovesse concretizzarsi e, dunque, i nostri Amministratori e Consiglieri Comunali dovessero, nostro malgrado, continuare a eludere questa conflittualità di ordine morale, comportamentale ed etica, allora come si potrà chiedere ai cittadini di essere onesti e ligi nel pagare le loro tasse? Come si potrà pretendere da un’intera Città di ripianare i debiti compresi quelli evasi, eventualmente, da amministratori immorali?
In attesa, si porgono distinti saluti.

F.to Comitato Civico “Guglielmo Tocci”   

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