Categoria: Società
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Abbiamo sognato la fusione per un territorio ricco di cultura, storia, arte ma anche molto rilevante nell’economia regionale, soprattutto agricola e della pesca. Tuttavia, chi vive al mare, nel Borgo marinaro ha sognato ed oggi può diventare realtà che il mare, finalmente, diventi motore di sviluppo della terza Città della Calabria che fra i vari primati registra l’estensione litoranea più rilevante della regione così come la presenza di una grande infrastruttura come “il porto del vuoto e del silenzio”.

Ma per chi abita nel Borgo marinaro di Schiavonea,  un’area urbana complessa in una Città policentrica, ritorna sempre la solita domanda: si può costruire il futuro cancellando la nostra identità, l’identità marinara? Purtroppo, dobbiamo prendere atto che fino ad oggi anche per la disattenzione della politica e delle Istituzioni, compreso le nostre responsabilità, da marineria delle lampare siamo passati allo “sfratto” dalla spiaggia per “occupazione abusiva del demanio marittimo” con le poche imbarcazioni tipiche ancora tirate a secco sulla spiaggia antistante il Borgo marinaro. Eppure è un luogo identitario, una comunità costiera fra le più rilevanti della Calabria. Infatti da sempre la piccola pesca del Borgo marinaro di Schiavonea si caratterizza per una forte componente artigianale con un forte impatto sul tessuto economico della nostra Comunità costiera pur essendo attraversata da un declino costante visibile a tutti se ci rechiamo sulla spiaggia dei pescatori, oggi, purtroppo, irriconoscibile non solo per la forte riduzione delle piccole imbarcazioni tirate a secco sulla spiaggia ma anche per la presenza di rifiuti di varie tipologie. Insomma così come si presenta oggi da “marinaro” non riconosco più la “mitica spiaggia dei pescatori”. Dobbiamo rassegnarci al declino della nostra Comunità costiera? A mio modo di vedere – dichiara Salvatore Martilotti – esistono ancora diverse opportunità per uscire dalla “marginalità” per creare le condizioni ed assicurare così un futuro ai piccoli pescatori artigianali di Schiavonea. Tuttavia, è necessario mettere insieme competenze e capacità per traghettare la piccola pesca incominciando a risolvere “l’imprevisto” sfratto per occupazione abusiva del demanio marittimo, probabilmente per la disattenzione dell’ex-Comune di Corigliano Calabro, ma anche per le mancate risposte da parte del Commissario prefettizio. E’ giustificato il disappunto dei piccoli pescatori chiamati in Tribunale per aver tirato a secco le tipiche imbarcazioni della pesca artigianale nell’area indicata dallo strumento urbanistico del Comune? Noi siamo convinti che i piccoli pescatori hanno il torto di aver subito la disattenzione dell’ex-Comune per non aver adempiuto a quanto previsto dall’art.20 del “Piano Comunale di Spiaggia” che, fra l’altro, prevede la realizzazione di opere di miglioramento quali arredi connessi al punto di sbarco, alla vendita diretta a miglio zero, ma anche ormeggio, rimessaggio e raccolta di rifiuti ed altri ancora. A parere del presidente del “Comitato Pescatori Costieri Corigliano-Rossano” il settore va governato con attenzione, impegno e progettualità da parte del Sindaco di Corigliano-Rossano, dopo aver risolto, magari coinvolgendo i piccoli pescatori, l’occupazione abusiva del demanio marittimo con le piccole imbarcazioni tirate a secco sulla spiaggia. Ma ci permettiamo anche di suggerire, considerato che il Comune gestisce il demanio marittimo e la fascia costiera entro le tre miglia, la costituzione della “Consulta del Mare” coinvolgendo anche i pescatori artigianali che potranno avanzare proposte e suggerire progettualità per l’economia costiera del Comune con la maggior estensione litoranea della Calabria anche per consentire di riacquistare centralità diversificando sempre più l’attività di cattura ed integrandosi con ambiente e turismo. In questa direzione la piccola pesca potrà essere protagonista di un nuovo sviluppo perché depositaria dell’identità del Borgo marinaro di Schiavonea ma anche di saperi e cultura che dovranno essere rinnovati e declinati in linea con le nuove tendenze e bisogni dell’ambiente, così come dei turisti e dei consumatori con l’organizzazione di servizi per il decollo del Borgo marinaro come “Piattaforma dell’ittiturismo e valorizzazione del pescaturismo”. I piccoli pescatori sono pronti e restiamo in attesa di segnali da parte del Sindaco di Corigliano-Rossano, ma anche dagli altri amministratori, così come ci aspettiamo una forte attenzione da parte dall’intero Consiglio comunale.


Salvatore Martilotti- Presidente “Comitato Pescatori Costieri Artigianali Corigliano-Rossano”