La nona “meraviglia” calabrese non può tornare a essere una palude. I Laghi di Sibari – il porto turistico più grande d’Europa con i suoi 2.500 posti barca davanti le abitazioni – presto potranno tornare al loro antico splendore.

Lo afferma Luigi Guaragna, il presidente dell’associazione Laghi di Sibari che amministra lo scalo portuale, annunciando anche che per lunedì 1 luglio inizieranno i lavori di dragaggio del canale degli Stombi, la “via” marina che collega i Laghi al mare attraverso le porte vinciane. I Laghi, realizzati negli anni 70, per decenni hanno rappresentato il paradiso della “vela” per gli sportivi di tutta Europa e uno status symbol. La barca attraccata davanti al giardino di casa come se fosse un’auto, per poi prendere la via del mare nel giro di qualche minuto. Nulla di più comodo per gli amanti delle barche di ogni tipo e stazza. Col passare degli anni e dopo la morte di Giannino Furlanis che ne curava ogni dettaglio – l’imprenditore veneto visionario che in quegli anni stava costruendo l’autostrada del Sole e che realizzo i Laghi in quella che era un’immensa palude nella Piana di Sibari – il canale degli Stombi ha iniziato a insabbiarsi e, dunque, a ostruire il passaggio a mare per via di quegli eterni balletti consumatisi nella girandola dei passaggi di giurisdizione dei corsi d’acqua: dalla Provincia alla Regione, dal Consorzio di Bonifica al Comune. Poi sono iniziate le grane giudiziarie e il sequestro del canale. E siamo ai giorni nostri ed esattamente allo scorso 19 giugno, giorno in cui la Procura del tribunale di Castrovillari ha notificato al Comune di Cassano allo Ionio il dissequestro del naviglio. «Da tempo – ha spiegato Luigi Guaragna – ci siamo attivati per far sì che il comune, quale organo di competenza dello Stombi, avviasse tutte le procedure e gli adempimenti per l’espletamento, l’aggiudicazione e l’esecuzione del bando di gara per il dragaggio del canale. Ed è notizia di ieri mattina l’avvio dei lavori che inizieranno lunedì 1 luglio. Siamo, dunque, alle battute finali – ha concluso il presidente dell’associazione Laghi di Sibari – e a noi non resta che monitorare e vigilare sull’esecuzione dei lavori che daranno lustro a questo splendido centro nautico».

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