Sulla spiaggia del Borgo marinaro un vecchio pescatore era solito, sempre alla stessa ora al pomeriggio, seduto sulla spiaggia di sabbia dorata, intrattenere i colleghi più giovani con racconti di mare, ma anche ricordare le tante angherie perpetuate nei confronti della categoria della piccola pesca.

Quel pomeriggio del primo marzo ebbe uno scatto di orgoglio e incominciò ad inveire contro i predoni delle risorse dell’Unione europea destinate ad ammodernare il segmento più in crisi del settore: la pesca costiera artigianale. L’anziano pescatore non si stancava mai di ricordare che la piccola pesca costiera artigianale rappresenta da sempre, ripeteva con veemenza, l’identità della marineria locale anche se adesso vogliono anche sfrattarci dalla spiaggia dei pescatori. Oltre a rubarci la nostra spiaggia ora con l’utilizzo distorto, da parte di questi predoni venuti da paesi vicini, si rischia di rubare il futuro a tante famiglie di pescatori e incoraggiano i giovani a preparare la valigia in cerca di un futuro migliore. Ma i pescatori più giovani di rimando sostenevano che dalle marinerie vicine, i più informati e “le persone che capiscono” dicono che è in arrivo una pioggia di soldi per i piccoli pescatori. Subito questa notizia veniva smentita dai pescatori che erano andati in pesca durante la notte. Infatti, con un velo di delusione, ma con grande orgoglio, sostenevano che, invece, ai nostri pescatori costieri artigianali, al rientro dalla bordata di pesca con gli attrezzi  bardasciunu, pignate e sciabbachiello sulla spiaggia del Borgo marinaro, rimaneva solo la fatica, il freddo della notte, soprattutto, quello delle prime luci dell’alba e i pochi soldi delle modiche quantità di pescato sbarcato e venduto a consumatori occasionali. Tuttavia, continuavano a ripetere, con grande dignità, di aver lavorato duramente per pochi soldi a differenza dei “soliti ignoti” predatori “politicanti poliedrici” pronti a non lasciarsi sfuggire una ghiotta occasione per mettere le mani su questi fondi destinati alla piccola pesca e candidarsi con l’aiutino dei compari a “gestire” le risorse comunitarie destinate alla pesca costiera artigianale ma che i piccoli pescatori non vedranno mai ad eccezione dei pochi che si lasciano adescare come i merluzzi!  C’è amarezza in giro: è un vero peccato, diceva l’anziano pescatore. E siccome il pescatore quando esce in mare deve pensare a quello che deve prendere e non  ai pesci presi il giorno prima, molti piccoli pescatori hanno fiducia nel nuovo primo Sindaco di Corigliano-Rossano per non perdere opportunità e risorse così importanti per accompagnare il cambiamento in atto nel settore che potrebbe consentire di puntare, con una gestione diversa e trasparente delle risorse comunitarie pesca, a rilanciare la piccola pesca artigianale in modalità inter-settoriale con ambiente, cultura e turismo costiero e valorizzare la gastronomia legata al mare come grande opportunità della piccola pesca artigianale del litorale del nuovo Comune di Corigliano-Rossano.                                  

 Salvatore Martilotti  - Presidente “Comitato Pescatori Costieri Artigianali Corigliano-Rossano”

 

Crediti