Anche in questi giorni di festività natalizie l’argomento del giorno sulla spiaggia del Borgo marinaro, dopo oltre un secolo di presenza, sono le denunce per “occupazione abusiva del demanio marittimo” delle piccole imbarcazioni dei pescatori artigianali.

Ormai è diventata una situazione paradossale scaturita a seguito della disattenzione e della negligenza dell’ex-Comune di Corigliano Calabro. Un fatto è chiaro: i piccoli pescatori artigianali non sono responsabili della mancata soluzione di questo “vecchio” problema. Potevano solo proporre e l’hanno fatto anche in queste ultime settimane al Commissario prefettizio del Comune di Corigliano-Rossano al quale sono state presentate proposte concrete così come previsto dal “PIANO COMUNALE DI SPIAGGIA” dell’ex-Comune di Corigliano Calabro, <<il principale strumento urbanistico di livello comunale per l’attuazione delle funzioni amministrative affidate ai comuni costieri per la gestione del demanio marittimo>>. Ma con i rappresentanti istituzionali del nostro territorio e la politica locale a microfoni spenti, non ci resta che aspettare le determinazioni del Commissario prefettizio. Tuttavia, una domanda sorge spontanea, se il “PIANO COMUNALE DI SPIAGGIA” prevede la presenza di un’area nel Comparto 3 dove poter tirare a secco le imbarcazioni, perché i pescatori sono stati denunciati?

Salvatore Martilotti

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