di Francesco Caputo

E’ trascorso un anno,  quella notizia lasciò sentimenti di commozione e stupore nell’intera Comunità coriglianese. Mons. Flaminio Ruffo lasciava la scena di questo mondo per ritornare alla Casa del Padre.

Tanti gli attestati di stima, gratitudine e ricordo verso quel sacerdote che per oltre 50 anni ha intrecciato la sua storia a quella di Corigliano e all’intera Diocesi di Rossano - Cariati. Quella Corigliano che lo aveva accolto da novello sacerdote e che gli aveva tributato la cittadinanza onoraria, nonostante si sentiva da sempre coriglianese d’adozione. Ieri, nella Parrocchia di Maria SS. Immacolata, dove don Flaminio ha esercitato per quasi 50 anni il suo ministero, la Celebrazione Eucaristica nel primo anniversario. Il parroco, don Gino Esposito, nell’omelia, ha tracciato un ricordo pastorale e umano del compianto sacerdote Flaminio, riprendendo l’omelia dell’Arcivescovo, Mons. Satriano, il giorno dei funerali, la chiamata e l’opera del sacerdote, strumento nelle mani di Dio che annuncia il Vangelo con la testimonianza di vita. Hanno concelebrato padre Giovanni Cozzolino, don Vincenzo Ferraro e padre Salvatore Viola. La liturgia è stata animata dalla Corale di San Francesco di Paola diretta dal maestro padre Francesco Trebisonda. Presente la famiglia Ruffo e tanti amici dell’intero circondario. Chi scrive potrebbe raccontare tanti episodi e momenti di vita con il carissimo don Flaminio, ne ricordo uno in particolare, quando ci siamo salutati il giorno prima della sua morte, con un sorriso. Don Flaminio, nel sorriso di Dio.

Crediti