“Il Consiglio di Stato con sentenza n° 8110/2015 depositata ieri ha accolto il ricorso proposto dal Comune di Trebisacce,

per l’esecuzione della sentenza n° 2151 del 27.04.2015 e n° 5763 del 18.12.2015, con le quali rispettivamente era stato annullato il DPGR n° 18/2010 nella parte in cui si disponeva la chiusura dell’ospedale di Trebisacce e accoglieva il ricorso per ottemperanza, procedendo alla nomina del Commissario ad acta nella persona del Direttore Generale del Ministero della Salute o suo delegato, previa concessione di giorni 60 al commissario ad acta per il Piano di rientro, per adempiere a quanto disposto. In particolare dopo i 60 giorni è stato previsto che il commissario dovrà adottare gli opportuni provvedimenti (decreti) per aprire i servizi e divisioni necessari per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria. Il Sindaco di Trebisacce Francesco Mundo ha voluto ringraziare innanzitutto l’avvocato Mormandi per il lavoro e impegno profuso ed ha espresso grande soddisfazione per l’accoglimento del ricorso e la nomina del commissario che dovrà adottare e integrare gli atti del DG e commissario Scura, compreso le sale operatorie, sebbene qualche atto sia da considerare elusivo. Lo stesso – come riporta la nota divulgata dal Comune di Trebisacce – ha precisato che è un risultato importante per Trebisacce e l’Alto Ionio, oltre che di grande significato politico in quanto corregge, ancora una volta, il grande errore commesso dalla Regione nel 2010 di chiudere l’ospedale di Trebisacce e di accelerare i lavori e adempimenti. Nei prossimi giorni sarà indetta una conferenza stampa con tutti i Sindaci alla quale sono invitati il Presidente della Regione Calabria, il D.G. e commissario ad acta, per esplicitare tutte le iniziative necessarie ed opportune per giungere all’immediata apertura, che dovrebbe essere più semplice e agevole poiché Trebisacce è già inserito nella rete ospedaliera della Regione Calabria. Le popolazioni possono stare tranquille che l’impegno del comune di Trebisacce è continuo e costante, non solo nell’imminenza delle elezioni, per il bene e il progresso delle popolazioni”.

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