Pronto un ricorso presso la commissione elettorale del Comune di Rossano avverso alla elezione per il rinnovo della rappresentanza sindacale unitaria prevista nell’aprile prossimo.

Ad assumere posizione è il dipendente comunale nonché iscritto alla Cgil Alberto Grillo il quale richiama una circolare dell’Aran secondo cui “i dipendenti a tempo determinato (LSU, LPU, etc etc) per potersi candidare devono essere in servizio e alla data di inizio della procedura elettorale (13/02/2018) abbiano un contratto della durata complessiva di almeno 12 mesi . Pertanto- afferma Grillo – i precari presenti in servizio presso il Comune di Rossano essendo contrattualizzati sino a Dicembre 2018 non possono usufruire dell’elettorato passivo (non possono candidarsi).Stabilito ciò e visto che la maggior parte delle liste presenta candidati che non rispettano le condizioni dettate dall’ARAN al capitolo 6 , il sottoscritto ha presentato ricorso che ti allego. Significando che l’atto del ricorso non è diretto contro i lavoratori precari , ma finalizzato al solo rispetto della legge e delle regole. Penso che il precariato- continua il dipendente pubblico – vada superato e risolto al più presto soprattutto con un provvedimento Governativo che riconosca a questi lavoratori i loro diritti e tranquillizzi i tanti padri di famiglia che da oltre vent’anni subiscono tale situazione . Ma essendo la RSU un organo collegiale di lavoratori che a vario titolo si impegnano insieme alle organizzazioni sindacali nella difesa di tutti i lavoratori , senza alcuna differenza tra lavoratori di ruolo e non , pertanto , ribadisco che il ricorso richiama tutti al rispetto delle regole e ci si aspetta che le Commissioni elettorali svolgano il loro compito senza farsi condizionare dalla appartenenza agli uni o agli altri. Non è possibile accettare illazioni da parte di alcuni componenti della stessa commissione elettorale che lamentano quasi una lesa maestà un fastidio, sull’opportunità o meno di presentare un ricorso legittimo nelle sue richieste qualora si riscontrino le condizioni in esso denunciate . Penso che posizioni diverse servano solo a mettere in difficoltà le persone che ancora credono che siamo in democrazia e sviliscono il ruolo stesso della Commissione . Inoltre sono convinto che tutto ciò debba essere portato a conoscenza dei Cittadini Rossanesi e penso in ultima analisi che con la fusione in atto e a dieci giorni dalla venuta del Commissario un Organismo così importante che domani interesserà il Comune unico della nuova Città di Corigliano Rossano , meritava un momento di riflessione e si poteva sicuramente chiedere all’ARAN un rinvio di pochi mesi per costituire un organismo unico”.

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