Lo scorso 14 marzo 2018 abbiamo provveduto, così come anticipato, ad inviare una richiesta scritta e protocollata presso il protocollo dell’Ente Comune di Corigliano Calabro con numero 13533 indirizzata

al Segretario comunale di Corigliano Calabro Dott. Salvatore Bellucci;

al Sindaco di Corigliano Calabro Dott. Giuseppe Geraci;

alla Giunta comunale di Corigliano Calabro;

all’Avvocatura comunale di Corigliano Calabro nella persona dell’Avv. Antonio Longo;

al Settore Patrimonio di Corigliano Calabro nella persona della Dott.ssa Dora Pettinato;

al Settore Tributi di Corigliano Calabro nella persona della Dott.ssa Maria Teresa Iannini;

alla Segreteria Generale di Corigliano Calabro nella persona della Dott.ssa Immacolata Palmieri;

e per conoscenza al Procuratore della Repubblica Dott. Eugenio Facciolla e al Prefetto di Cosenza Dott. Gianfranco Tomao.

Nella richiesta abbiamo chiesto di agire immediatamente alla risoluzione del contratto tra la PP.AA. di Corigliano Calabro e la chiesa dei Santi Pietro e Paolo del centro storico cittadino in riferimento alla concessione con formula di comodato d’uso gratuito del bene nella disponibilità comunale del campo “ex Cavallerizza” che, con delibera di giunta numero 54 del 28.03.2017, ne assegnava al parroco la gestione. Abbiamo evidenziato gravi inadempienze contrattuali in particolare: - l’obbligo di mantenere e perseguire le finalità cui il campo è stato sempre destinato -la mancanza relativa alla manutenzione nonché alla sistemazione dell’intera area. Inoltre, il contratto di cessione temporanea e la delibera prevedevano che il parroco avrebbe dovuto provvedere alla sistemazione e alla gestione del sito e che vi organizzasse e coordinasse attività ricreative, sportive e calcistiche per tutti i ragazzi del centro storico al fine di perseguire attività sociali e di aggregazione. Ma dopo un anno, nulla è stato fatto per il recupero del campetto e, com’è facile immaginare, la situazione di deterioramento è peggiorata col tempo ed è destinata ad aggravarsi se non si dovesse intervenire entro breve. Ancora una volta a fare le spese della cattiva gestione del bene comune sono i cittadini e, nel caso specifico, i ragazzi che si vedono privati di uno spazio che spetterebbe loro. Pertanto, così come espressamente indicato nella richiesta, chiediamo si proceda subito alla risoluzione del contratto, come previsto nell’articolo 2 dello stesso. Auspichiamo un intervento celere onde evitare che la richiesta protocollata venga considerata atto di querela/esposto presso la Procura di Castrovillari.

 

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