Ti stringo ancora con tanto affetto, dopo che l’ho fatto ieri pomeriggio nella tua casa, pur sapendo che ben difficilmente riuscirò a mitigare, se pur in minima parte, il tuo grande dolore.

Caro Ernesto so il grande Amore che esisteva tra te e la tua cara Rosa, un Amore senza tempo, senza confini, senza infingimenti. Un Amore che per ben 55 anni ha avuto sempre la stessa intensità della fase di innamoramento. Ecco perché per me è molto difficile lenire il tuo grandissimo dolore. Perché con l’improvvisa morte della cara Signora Rosa va via, è di ciò ne sono più che certo, un pezzo importantissimo della tua vita. Voi due avete vissuto una unione coniugale fuori dal tempo, che gli sposi attuali nemmeno riescono a percepirne nemmeno una infinitesima parte. Ecco perché oggi per te il vuoto è enorme, però caro Ernesto devi avere la forza di vivere, andare avanti e lottare, come hai sempre fatto, innanzitutto per i tuoi due splendidi gioielli, Alfonso e Guido, e poi per tutti noi che ancora abbiamo bisogno dei tuoi consigli, delle tue idee, del tuo modo di fare sincero e garbato. Io sono certo che superati i primi momenti di ovvio smarrimento, tristezza e solitudine riuscirai a trovare la forza di andare avanti. Io ci sarò ad aspettarti e a continuare ad avere con te quel rapporto amicale del quale vado orgoglioso. Ma credo che come me ci saranno ancora tantissimi altri tuoi amici, parenti, colleghi che saranno pronti ad essere al tuo fianco. Lo so, caro Ernesto, il dolore adesso è troppo forte, ma stai sicuro che la cara Signora Rosa riuscirà a darti la forza per andare avanti e per continuare a dare il tuo importante, sincero e prezioso contributo alla crescita socio-culturale della nostra Corigliano. Su caro Ernesto c’è ancora da lavorare, ecco perché ti chiedo di essere pronto, come sempre, a riprendere in mano il timone della vita.

 Il tuo amico Giacinto

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