«Movimenti a parte, siamo il primo partito a Rossano con quasi il 13%. Un dato lusinghiero che premia il lavoro di questi anni, incastonato in un dato elettorale, quello scaturito da queste Politiche, frutto del lavoro di squadra con Forza Italia, Lega, Noi con l’Italia e Movimenti Civici di centrodestra».

È quanto dichiara il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, Ernesto Rapani, candidato alla Camera dei Deputati, nell’analizzare a mente fredda l’esito delle urne. «Ottenere quasi 28mila voti – per di più con un distacco di 10 punti percentuali dal rappresentante del centrosinistra, deputato in carica in quei giorni – non sono numeri di poco conto se si considera che cinque anni fa i vincitori di questo collegio hanno incamerato 27 mila voti. Il dato è incoraggiante perché noi di Fdi abbiamo condotto una campagna elettorale parlando e proponendo il nostro programma alla gente, percorrendo 8 mila chilometri e visitando i 42 comuni del collegio. A Rossano, il dato è stato soddisfacente se si considera anche che ho ottenuto 600 consensi personali in più dei voti di lista. Ciò significa che se non ci fosse stato lo tzunami giallo, probabilmente ora staremmo a parlare d’altro. Il riconoscimento al sottoscritto, un uomo del territorio, è il frutto della stima alla persona per il lavoro responsabile di questi anni. Sensibilità ed intelligenza, dimostrate da altre realtà del territorio nelle quali sono risultato il primo eletto». Rapani, con fair play, ancora, invia un «sentito in bocca al lupo agli eletti, con la speranza che possano realmente curare gli interessi del territorio, in primis della fusione, nonostante abbiano condotto una campagna aspramente contraria. Sappiano che siamo disponibili al confronto, qualora umilmente dovessero convincersi che è necessario il confronto sui grandi temi del territorio e non un populismo fino a sé stesso». Ernesto Rapiani, last but not least, esprime i suoi ringraziamenti agli elettori ed ai componenti della “squadra”. «Grazie al consigliere regionale Gianluca Gallo per averci messo la faccia, convinto che sarebbe dovuto essere un politico, un rappresentante di partito, un uomo del territorio, a governare i processi. Grazie ai partiti di una coalizione che ha ottenuto il 34%, perché con questo dato, oggi siamo nelle condizioni di effettuare scelte autonome anche per i prossimi appuntamenti elettorali e di poter scegliere i compagni di viaggio. Un patrimonio che non possiamo disperdere e che deve rappresentare il punto di partenza per le decisioni future. Grazie ai sindaci, agli amministratori, ai dirigenti di partito di Alto e Basso Jonio e delle comunità interne per l’appoggio, ma soprattutto grazie di cuore ai quasi 28 mila elettori che hanno deciso di sostenermi».

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