Fonte: Comunicato stampa

Già nel Preambolo che tra altre amenità afferma: “Esso ( il comune fuso) riconosce nel Monastero di Santa Maria del Patire l’elemento unificante e portatore di valori comuni ai due antichi centri, sia in senso storico, sia nella caratterizzazione della comunità e della sua culturale.”

Si nota che: in modo contorto, subdolo e vigliacco si pongono le basi per espropriare San Francesco di Paola del ruolo di Patrono ufficiale della città di Corigliano! Da questo punto di vista lo Statuto è perfetto, poiché ricalca perfettamente lo stile, le finalità ed i metodi con i quali questa fusione è stata calata in modo ingannevole e surrettizio sulla testa della stragrande parte dei cittadini Coriglianesi! Aggiungo: Lorsignori, fautori e sostenitori di questa oscenità amministrativa e storico culturale, si arrogano il diritto di ergersi a propalatori del verbo usando il lessico e l’ambiguità delle parole come scudo, provando a nascondere gli esiti della fusione dietro concetti contorti, fidando sull’idea, peraltro sbagliata e tracotante di amministrare una mandria di ignoranti matricolati che essi possono condurre per la carezza dove vogliono!

Mario Gallina

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