di Mario Gallina

Potrebbe sembrare una considerazione troppo anticipataria, ma non è così, mai richiamo alla realtà credo sia stata fatto nel tempo dovuto!

I lavori per l’ospedale unico della Sibaritide stanno procedendo, almeno questo ci dicono le progressioni delle opere in cemento armato che giorno dopo giorno si incrementano. Quindi vogliamo credere a quanto prevede l’appalto che punta alla realizzazione di una struttura di 62.000 mq per un importo di 168 mln di €. “ottimizzare la dimensione complessiva dell’organismo ospedaliero in ragione del suo funzionamento e del budget disponibile – riduzione dei percorsi, salvaguardia delle contiguità, valorizzazione della accessibilità complessiva – ha costituito il principale parametro di riferimento” Questo si legge tra l’altro nella relazione illustrativa del progetto. La data di consegna e collaudo dell’opera finita è prevista per Dicembre 2023, cioè tra un anno e mezzo, quindi dovrebbe essere pronto a funzionare. Ricordate queste date e numeri vorrei fare su di essi una considerazione: Io voglio fortemente credere che termini e consegne vengano rispettate e lo do per scontato, ma a questo punto una domanda sorge spontanea: MA IL PERSONALE PER QUESTA STRUTTURA LO CREERANNO CON LA CLONAZIONE O LO RECLUTERANNO IN UCRAINA? Mi spiego: un anno e mezzo per la burocrazia ospedaliera e per le gare o concorsi vari del personale è domattina! Ed allora cosa aspettano a bandire tutte le gare necessarie a riempire tutte le caselle necessarie per far funzionare questa struttura? Poiché la progettazione Bim della struttura prevede di fatto una proposta virtuale funzionante, interfacciare la progettazione al personale necessario al funzionamento ottimale è un attimo! Quindi chi di dovere ha già a disposizione la struttura nella quale incasellare tassello per tassello tutto il personale necessario al funzionamento di questo ospedale, preso atto che esso sarà consegnato, addirittura fornito al completo, di tutte le strutture tecniche ed operative adeguate al suo ottimale funzionamento. Cosa si aspetta? Vogliamo produrre un altro sepolcro imbiancato? Un’altra cattedrale nel deserto? Un altro pozzo di San Patrizio dei soldi pubblici? Cosa aspettano i responsabili? La guerra degli incarichi? La notte dei lunghi coltelli tra primari vecchi e nuovi, magari tra le rovine dei due ospedali di Corigliano e Rossano? E tutto il personale infermieristico e di supporto da dove e quando li prendiamo? O si aspetta che sia ancora una volta la politica a mettere il suo nauseante suggello capace solo di oltraggiare ed offendere le vere eccellenze professionali e rendere inutile anche questa tanto agognata struttura che la popolazione attende da sempre! Invito tutti a ricordare questo post e la sua data di pubblicazione!

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