«Riguardo al caso dei terreni livellari lo scorso 12 agosto il Consiglio comunale di Corigliano-Rossano aveva impegnato il Sindaco e la Giunta a rimettere ordine in questa complicata matassa nell’arco di un semestre.

Di mesi, però, ad oggi, ne sono trascorsi due e non ci pare che l’Amministrazione comunale né gli uffici municipali preposti si stiano adoperando più di tanto per risalire a capo di questa grande questione che vede coinvolti direttamente, quali detentori di terreni ad uso civico, molti amministratori cittadini. A che punto siamo con i controlli? Considerato che tra gli “interessati” ci sono importanti esponenti della maggioranza consiliare: il vicesindaco Claudio Malavolta ed il consigliere Biagio Frasca» È quanto tornano a chiedere i gruppi consiliari di opposizione di Corigliano-Rossano: Il Coraggio di Cambiare L’Italia, Lega Salvini e Graziano Sindaco. «Nei giorni scorsi il comitato civico Guglielmo Tocci ha richiamato l’attenzione sul problema e sull’inerzia che, purtroppo, ad oggi si continua a registrare da parte dell’Esecutivo. E non nascondiamo di essere molto preoccupati di questo. Perché la Città, oggi consapevole di tutto, rischia di diventare complice di una situazione sulla quale non si può più sorvolare. E questo per una questione etica e morale che rischia d’intaccare l’equità sociale della nostra città. Vogliamo sapere dal Sindaco se ha dato mandato agli uffici comunali preposti di avviare tutte quelle procedure finalizzate ad accertare lo stato dei beni che possono essere valorizzati ed alienati, adottando tutti quegli strumenti idonei affinché chi oggi è in possesso dei terreni civici definisca i suoi rapporti con il legittimo proprietario, quindi con il Comune e con l’intera cittadinanza di Corigliano-Rossano. Prima di tutto, lo dicevamo pocanzi, bisognerebbe chiarire le posizioni di Malavolta e Frasca perché l’opportunità o meno della loro carica non diventi conflitto di interesse». «Non crediamo che verificare la giusta perimetrazione dei terreni livellari sia un compito arduo se c’è ovviamente la volontà di trovare una soluzione. Sospettiamo, però, e di questo ce ne ha dato adito anche qualche consigliere comunale di maggioranza nel corso della seduta del Consesso civico del 12 agosto scorso, dimostrandosi troppo sensibile e nervoso difronte all’argomento, che l’Amministrazione Stasi abbia davvero poca volontà di dirci quali, quanti e ed in mano a chi sono i terreni civici. E questo perché probabilmente, molti tenutari, nel corso degli anni, hanno creato le proprie fortune proprio su queste terre». «Così come rammentiamo al Sindaco e alla sua Giunta, qualora avessero già in mente di risolvere il tutto con provvedimenti a solo vantaggio dei detentori terrieri (fa specie vedere un sindaco che si ispira alla sinistra radicale difendere i latifondisti!), che diverse sentenze della Cassazione si sono pronunciate confermando che un bene gravato da uso civico non può essere oggetto di alienazione. Quindi, attenzione, perché in tal caso si prospetta il danno erariale. Così non potrete dirci che non siamo collaborativi e che non ve l’avevamo detto! Sicuramente bisogna far presto se si vogliono rispettare i tempi. Perché Stasi ha assunto l’impegno in Consiglio di dare risposte alla Città nel termine di sei mesi. E confidiamo nel fatto che il nostro sindaco non vorrà disattendere un impegno volto a tutelare la dignità e l’etica della sua giunta e della sua maggioranza. Come sempre, però, le chiacchiere stanno a zero, ora abbiamo bisogno di vedere i fatti. Anche se il “buongiorno dal mattino pare” e la nostra Corigliano-Rossano, purtroppo, è ripiegata su se stessa».

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