«Non bastasse il sempre più decrescente consenso che il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, sta accumulando, quanto accaduto in questi giorni non fa altro che alimentare il sospetto del populismo.

Sì, quella cronica malattia che da sempre contraddistingue il modus operandi del neo sindaco». Si esprime così l’ex consigliere comunale di Rossano, Raffaele Vulcano, che proprio di recente ha chiuso definitivamente l’esperienza con Fratelli d’Italia, a proposito del “caro mensa” applicato in questi giorni dalla giunta Stasi. «Non si spiegherebbero altrimenti i due volti della stessa medaglia, quella del primo cittadino. L’anno scorso – rammenta Vulcano – eravamo fianco a fianco nella battaglie sul “caro mensa” applicato dal commissario prefettizio. Oggi che è lui a decidere, lascia tutto invariato. Eppure – prosegue l’ex consigliere comunale – proprio un anno fa protestavamo insieme perché reputavamo errato che il commissario non avesse considerato i meno abbienti e gli scaglioni delle fasce Isee. Ora, invece, approva il regolamento per la mensa senza cambiare una virgola. Il servizio è andato in gara in questi giorni, eppure avrebbe potuto ricordare quelle sue battaglie e, dunque, apportare qualche sacrosanta modifica. Evidentemente era già in campagna elettorale, una campagna populista e basata sulla protesta che lo hanno condotto, è vero, ad essere sindaco, ma a fare le figuracce di oggi: un primo cittadino approssimativo e impreparato, caduto nel più assordante silenzio nonostante fosse uno che non le mandava a dire. Continui su questa strada ed avrà i giorni contati, ma si ricordi chi era. Il potere dà alla testa soprattutto quando gli viene contestato dai suoi più vicini amici. E ricordi anche che dodici mesi fa era al mio fianco contro il commissario per una ripartizione più equa ed al ribasso delle tariffe sulle mense scolastiche, oggi quasi un lusso per i più fortunati».

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