di Alfonso Caravetta

Accadde nel 2013 quando nella Germania della cancelliera Angela Merkel  il ministro dell’Istruzione e della ricerca scientifica, Annette Schavan, si dimise per essere stata accusata di aver copiato “estesi passaggi” della sua tesi di dottorato.

Tanto riportò il Fatto Quotidiano: “Il decano della facoltà di filosofia, Bruno Bleckmann, nel comunicare la decisione aveva affermato che la signora Schavan nella stesura della tesi aveva “simulato in maniera sistematica e intenzionale prestazioni intellettuali che lei stessa non ha prodotto”. E che i testi copiati avevano “un’ampiezza considerevole” e non erano stati adeguatamente indicati.” Questo accadde, e neanche tanto tempo fa. Giorno 2 ottobre del 2019 il Sindaco di Corigliano Rossano , ing. Flavio Stasi  invia per posta elettronica le sue linee programmatiche  a tutti i consiglieri . Ne vengo in possesso giorno 3 ottobre.  Mi si chiede di dare un parere.  A prima vista e ad una veloce lettura parrebbe tutto a posto,  persino “l’itagliano” risulta  di buona fattura. Non vivendo di pregiudizi ho sentito di formulare degli apprezzamenti pubblici e con  amici, per alcune scelte  del Sindaco di carattere  culturale e morale: quella della sede municipale  individuata in  Palazzo Bianchi Caruso  in area Corigliano  e quella morale  sul trattato paragrafo dei terreni civici. Qualcuno ironicamente  mi ha accusato  dicendo  che mi ero convertito sulla via di Damasco ma di fatto è , da quel che emerge dalle linee programmatiche, un’ inversione politica  e culturale del Sindaco Stasi. Un inedito Stasi! Nel pomeriggio dello stesso giorno sento una cara amica  che  dopo una breve conversazione telefonica " insinua" che le prime righe del documento  programmatico del Sindaco  potrebbero essere  un probabile copia incolla  di  documenti già in rete. Così  per curiosità dedico un po di tempo  alle prime 10 paginette delle linee di Stasi  e  scopro che la prima pagina a premessa (pag.3) è totalmente  ripresa con copia incolla da altri atti programmatici in rete, inoltre che le succesive altre 10 pagine sono riferite, in maggior parte, al programma di Biffoni Sindaco di Prato. La cosa è così grave che risentito  pubblico i riferimenti ed i riscontri  sulla mia pagina di Facebook. Dopo un primo momento di amarezza e sconforto mi rendo conto che  non è questo  quel che mi aspettavo da un giovane come  Flavio Stasi ed è per questo che ho deciso di non interessarmi  più di questa politica farlocca,  di “Una Città normale del copia incolla”. Preferisco dedicare  questo tempo  alla mia famiglia, ai miei allievi, allo studio ed alla mia professione. Non ho alcuna intenzione di mortificare più nessuno, me stesso per primo,  tanto meno  il buonsenso  ed i tanti giovani che dopo lauree, master, dottorati ,vagano  mendicando ciò che di diritto gli spetterebbe e che questo sistema del copia incolla , della corruzione intellettuale, morale e politica, sottrae e dileggia.  Questo territorio non ha  più futuro se già in premessa fonda le sue premesse di programmazione  politica sulla menzogna, sul rubare le idee politiche ad altri senza avere il buon senso di citarne le fonti, di richiamarne l’autore. Di ammettere  che non si ha la minima idea di cosa siano delle linee programmatiche!  Flavio Stasi , ed è l’ultimo consiglio  che sento di  offrirgli,  dovrebbe  ritirare le sue linee programmatiche   depurarle  dai copia incolla ed aprire alla Città  con un processo  partecipato di fattibilità  e di seria programmazione . Dovrebbe invitare con umiltà  la minoranza ad essere protagonista costruttiva  e attenta alle esigenze di una nuova Città, riconoscendo i propri limiti. Non farlo ora  porterebbe al macello un intero territorio. Nemo propheta in patria!

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