«Pignoramenti in crescita, casse vuote, difficoltà nel pagamento delle spese correnti». È lo stato in cui si verserebbe la Regione Calabria stando a quanto denuncia il consigliere regionale Gianluca Gallo,

che annuncia la presentazione di un’interpellanza basata sul prospettarsi di un rischio concreto del quale, ai piani alti della Cittadella, si sarebbe già presa contezza ufficialmente da tempo, senza tuttavia farne trapelare notizia: in mancanza di adeguate contromisure, nelle prossime settimane «potrebbe risultare difficile persino saldare stipendi e fatture». «Negli ultimi giorni – spiega il capogruppo della Cdl – sarebbero emerse in tutta la loro portata e gravità situazioni rispetto alle quali già da qualche mese gli uffici starebbero lavorando, nel tentativo di arginare le ripercussioni di una questione alquanto delicata e seria». A venire a galla, in particolare, lo stato di salute delle finanze regionali sotto il profilo della disponibilità di cassa. «Si prenda come punto di riferimento temporale – precisa Gallo – la data del 30 giugno prossimo: stando alle previsioni ed alle stime che circolano, per onorare i pagamenti in scadenza fino ad allora servirebbero 86 milioni di euro. Tuttavia, sul fronte delle entrate il gettito atteso non solo risulterebbe inferiore a tale somma, ma condizionato anche dall’incremento dei pignoramenti, gravanti per circa 160 milioni proprio sulla cassa». Una situazione «esplosiva, che potrebbe portare a congelare i pagamenti di mutui, stipendi, forniture. In pericolo anche le risorse destinate al saldo delle fatture, alle competenze dei forestali e dei precari e, più in generale, dei decreti di liquidazione predisposti dai vari Dipartimenti». 
«A conti fatti – ipotizza l’esponente della Cdl – mancherebbero all’appello almeno una dozzina di milioni di euro. Il segno di una coperta troppo corta, che per forza di cose lascerà scoperto qualche settore». Da qui l’affondo politico: «Davanti ad uno scenario del genere, evidente sin dai primi mesi del 2019, non v’è notizia di interventi della giunta regionale e del suo presidente, la cui occupazione preferita pare essere ormai diventata quella di nascondere la polvere sotto il tappeto». Eppure, incalza Gallo, «il pericolo imminente e concreto è che migliaia di calabresi si trovino d’improvviso a dover patire guai imprevisti per le difficoltà della Regione, in buona parte ascrivibili a carenza o difetto di adeguata programmazione. Attendiamo, a questo punto, chiarimenti immediati da parte del presidente e l’indicazione delle iniziative che la giunta intende assumere, si auspica con urgenza, per evitare che il conto di tanta superficialità politica ed amministrativa sia pagato, una volta ancora, dai calabresi».

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