Categoria: Politica
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Dopo aver appreso dalla stampa che la Procura della Repubblica di Castrovillari non ha potuto provvedere a dissequestrare lo Stombi per una serie di problemi e incongruenze nella documentazione inviata dagli uffici del Comune di Cassano per chiedere la restituzione dell’area,

la senatrice del M5S Rosa Silvana Abate interviene sulla vertenza. Sottolineando come “dal provvedimento firmato dai magistrati emergerebbe come due documenti presentati dagli uffici comunali alla Procura per chiedere il dissequestro del cono di atterraggio si presentassero in antitesi tra loro. In particolare, la relazione redatta dal Comune a fine 2018 indicherebbe che il materiale da utilizzare per il ripascimento fosse databile “dal secondo semestre del 2017 a oggi ed estratto dal consorzio di bonifica”, assegnatario dei lavori. Mentre nella documentazione del marzo 2019 il Comune dava atto della presenza di materiale di risulta “generato negli ultimi mesi a seguito degli eventi metereologici”. Un errore che tradisce la genesi degli ormai famosi cumuli che ostruiscono il passaggio delle barche e, soprattutto, creano problemi di sicurezza in quanto la chiusura delle porte vinciane per evitare che entri troppa acqua nelle darsene rischiando di allagare case e cantine, comunque sta portando a delle modifiche fondamentali all’ecosistema marino interno al villaggio nautico. Una genesi che porterebbe poi a problemi di trattamento e smaltimento dello stesso materiale sabbioso di risulta in violazione della vigente normativa ambientale. Un paradosso perché nei mesi scorsi s’erano tenute diverse riunioni di un tavolo tecnico in Regione che, a detta di tutti i partecipanti, avrebbe dovuto evitare problemi e permesso una veloce risoluzione del problema. Ad oggi questo tavolo parrebbe essere andato a buon fine: gli uffici comunali hanno presentato una documentazione in parte incompleta e in parte contrastante alla Procura di Castrovillari, l’Arpacal e la Regione Calabria si sono accorte solo ora di queste discrasie tra i documenti? Anche chi, in qualità di rappresentante regionale, predicava tranquillità ostentando anche facile ironia dovrebbe spiegare, per l’ennesima volta, a pescatori, residenti, diportisti e imprenditori dell’area a cosa siano servite queste riunioni e questo tavolo tecnico che non doveva causare problemi e discrasie e invece ha prodotto solo un ennesimo allungamento dei tempi per permettere alla Procura di dissequestrare l’area e autorizzare il Comune a eseguire i primi lavori di disinsabbiamento. Chiederò subito la riapertura o l’istituzione di un nuovo tavolo tecnico riservandomi di sentire sia i responsabili Arpacal che il Dirigente del Dipartimento “Ambiente e Territorio” della Regione, Orsola Reillo, per capire in che modo intervenire immediatamente visto che l’ennesima estate è alle porte e il territorio rischia di non essere ancora pronto. Lo stesso farò con la commissione prefettizia cassanese che pare aver omesso alla Procura la segnalazione delle prescrizioni con la quale la Regione che aveva invitato i tecnici dell’Ente di sospendere le operazioni di movimentazione nell’area di scavo del molo nord lato sud, trasmettere una relazione dettagliata allegando delle ipotesi risolutive e trasmettere all’autorità giudiziaria un parere in merito ai lavori in corso. L’impressione che ho è che si creino degli sgambetti istituzionali o dei ritardi tattici come avvenne nella costruzione di Piazza Bilotti a Cosenza – messi poi in luce dalle indagini della Procura di Catanzaro – per far prendere i meriti della risoluzione di alcune problematiche a taluni piuttosto che ad altri approfittando della presenza di una amministrazione straordinaria della città di Cassano.Il Movimento 5 stelle non ha abbandonato la possibilità, in attesa che venga sistemato e reso completamente funzionante il Porto di Corigliano Rossano come detto anche dal Ministro alle Infrastrutture e ai Traporti Danilo Toninelli in visita a Corigliano Rossano nelle scorse settimane, di poter utilizzare i cantieri nautici dei Laghi di Sibari per poter tirare a secco le barche della marineria di Schiavonea e a questo stiamo continuando a lavorare.