di Daniele Torchiaro

Dopo anni si chiude la disperante vicenda dei lavoratori LSU/LPU. Parliamo di una onestissima manovalanza vessata da un contratto di lavoro abominevole il quale non dava certezze né di stipendio e né di pensione, di fatto i “Jolly” della macchina comunale pronti a mantenere in maniera decente il verde pubblico, le strade e tutto ciò che necessitava di interventi celeri e manuali, in buona sostanza gli uomini giusti nei momenti del bisogno.

Finalmente è giunta la deliberazione nr. 75/2019, immediatamente esecutiva, a firma dei dott.ri Bertazzoli e Bagnato (Commissario di transazione del nuovo Comune unico) che dopo circa un decennio passato in trincea, sui tetti e per le strade, stabilizza 149 ex LSU LPU. Questa stabilizzazione interviene soprattutto grazie al processo di fusione che per 5 anni libera l’ente comunale dal cappio delle assunzioni limitate e consente l’applicazione del così detto “turn over”, per capirci, la sostituzione del personale in pensionamento. Ebbene sì, gridiamolo forte, grazie alla fusione tanto voluta dalla maggioranza dei cittadini di Corigliano Rossano, 149 famiglie avranno uno stipendio a cui aggrapparsi e 149 lavoratori avranno un contratto regolare, e gridiamolo ancora più forte che questa spesa non graverà sulle casse del nuovo Comune unico ma sarà erogata da fondi ministeriali e regionali. Finalmente una buona notizia. Ora è il momento di unirci tutti in favore di una nuova martoriata categoria, quella dei percettori di mobilità in deroga. La denominazione appare altisonante ed arguta ma la sostanza è misera e vuota. Una nuova formula utilizzata dai burocrati per stritolare un gruppo di ragazzi in un contratto di tirocinio che li costringe a lavorare senza alcuna garanzia per il loro futuro. Questi nuovi “schiavi” delle pubbliche amministrazioni svolgono il lavoro che tutti i giorni manda avanti la macchina amministrativa, nello specifico, pubblicano bandi, redigono atti, inviano mail, inviano PEC, curano gli archivi, informatizzano i sistemi e chi più ne ha più ne metta, in buona sostanza quel braccio operativo senza cui tutto il sistema sarebbe paralizzato. Ma questi, come gli ex LSU/LPU, non godono di un contratto di lavoro che possa dirsi tale, non hanno un piano contributivo e vanno a svolgere ben di più di ciò che gli compete, in poche parole non hanno niente da “tirocinare”, anzi, senza esagerare, hanno da insegnare. Sempre la deliberazione nr. 75 del 2019, oltre a stabilizzare gli ex LSU/LPU, prevede un bando con circa 40 posti da assegnare in relazione alle categorie C, D e B ed è proprio qui che bisogna intervenire in favore dei percettori di mobilità in deroga, facendo rumore ed alzando il livello di guardia. È necessario sostenere questi ragazzi che hanno acquisito un “Know how” di ottimo livello alla luce di tutti questi anni di tirocinio, dobbiamo sostenerli per l’impegno che profondono quotidianamente senza dimenticare che non si sta facendo un regalo a nessuno perché di queste forze abbiamo bisogno, invero la pianta organica amministrativa è in sottonumero di circa 100 unità (nonostante le stabilizzazioni degli LSU/LPU). Tutti uniti dobbiamo far sì che chi ha già acquisito esperienza nel proprio settore possa godere di una corsia preferenziale poiché è impossibile pensare che chi ha maturato capacità specifiche possa vedersi scavalcato da chi non ha nessuna dimestichezza nel settore di destinazione e se necessario occorrerà anche modificare il bando predetto. Invoco in questa sede tutte le forze politiche acchè affrontino questo problema con modifiche normative e senza infingimenti o “spot” elettorali, è importante che la casa comunale sia l’esempio del lavoro pulito e non dei finti contratti.

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