Una delle leve che dovranno essere azionate per lo sviluppo di Corigliano-Rossano e del territorio sarà quella di dare vita alle grandi infrastrutture fantasma: quelle che ci sono e che non sono mai state messe a frutto nelle loro potenzialità.

Partiremo dal porto, confrontandoci in modo autorevole con gli enti competenti, dall’Autorità portuale di Gioia Tauro al Ministero dei Trasporti, per chiedere una nuova governance della struttura. Sarà necessario concordare una strategia condivisa che faccia un’inversione a U rispetto alle politiche di gestione adottate finora, considerato che le azioni attualmente in corso perseguono obiettivi non solo diversi ma spesso addirittura confliggenti. Dobbiamo essere proiettati in una strategia di utilità del porto che guardi di più ad oriente e al bacino ionico e che possa svilupparsi sia sul piano commerciale che turistico. È questa una delle strategie programmatiche del candidato sindaco Giuseppe Graziano che prende vita nell’ambito delle azioni di governo volte ad unire e creare la nuova Corigliano-Rossano partendo da idee concrete. In un’ottica di crescita e sviluppo – aggiunge – abbiamo la necessità di allargare il dialogo ad altre realtà come il Porto di Crotone e l’Autorità Portuale di Taranto, con la quale si condividono rotte, problematiche e bisogni specifici. Una governance rinnovata del Porto di Corigliano-Rossano, che è uno dei più grandi dell’intero bacino ionico e allo stesso tempo il meno sfruttato, può permettere di definire un’efficace strategia operativa specifica per il Porto, nell’ambito di un carattere che dovrà rimanere necessariamente multi-funzionale. Dobbiamo ridare fiducia al mondo della pesca – dice Graziano - per far sì che la storica marineria peschereccia di Schiavonea, che un tempo era la più importante del Mediterraneo, ritorni ad acquisire un ruolo di leadership, partendo innanzitutto dal garantire servizi, come l’alaggio e il varo, che oggi sono negati. Poi grazie anche alle opportunità offerte alle grandi città dalla programmazione europea e che sappiamo già come intercettare lavoreremo per sviluppare e incrementare il mondo della pesca. Tutto questo, senza dimenticare le esigenze ed il ruolo essenziale che svolge nella tutela della memoria e dell’identità, tutto quel mondo dei piccoli pescatori costieri che vive al di fuori del porto e che rappresenta un patrimonio per la Città. La mia visione di Porto di Corigliano-Rossano – prosegue – è anche quella di una struttura pienamente integrata con il sistema dei trasporti europei. Possiamo far sì, perché ce lo consente la nuova centralità assunta dalla Città dopo la fusione, che il nostro scalo marittimo, da luogo di abbandono in cui versa in questo momento, trovi un fattivo dinamismo diventando approdo per le merci che giungono dall’oriente, attraverso il canale di Suez e la Grecia, e destinate nel cuore dell’Europa. Ma il porto di Corigliano-Rossano dovrà avere anche una connotazione turistica. Una volta al governo della Città chiederemo subito alla Regione e al Ministero dei Trasporti lo sblocco dei 12 milioni di euro destinati alla realizzazione del Terminal Crociere, che sono fermi da anni presso l’Autorità portuale di Gioia Tauro. Un’opportunità che metterà a frutto le tante e lodevoli iniziative imprenditoriali private che in questi anni hanno lavorato per far rientrare il nostro territorio tra le mete dei turisti del mare e che con questa azione si avrà finalmente la possibilità di avere uno scalo crocieristico degno di questo nome a servizio della conoscenza del ricco patrimonio artistico cittadino e del territorio di Sibari.

© Ufficio Stampa Graziano Sindaco

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