I cittadini di Corigliano-Rossano, hanno, dal marzo scorso, una Commissione prefettizia, con annessi e connessi che aveva, due precisi obblighi da attuare, entrambi disattesi:

il primo era quello di unire, rispettosamente e al meglio, due grandi comunità-città, provvedendo, nel mentre, a tutti i compiti amministrativi ; il secondo di dare ogni possibile attuazione: alla legge regionale graziano n.2/2018 di nostra fusione; agli atti parlamentari svolti dalla prima commissione; alle due delibere consiliari approvate dai disciolti comuni; all’appello delle associazioni, in quanto richiamato in quei provvedimenti, essendo che essi, e non altri, hanno sostanziato la Fusione e, con essa, la poltrona sulla quale sta seduto il signor Commissario, il quale, senza quegli atti d’impulso e senza le Associazioni, se ne sarebbe rimasto nella sua Reggio a farsi leggere il giornale da qualcuno. Il prefetto dr. Domenico Bagnato, non ha perso occasione, in questo anno, di contraddire e disattendere quei doveri, mettendo più volte la comunità-città in difficoltà persino con i dipendenti e con i cittadini. Per non parlare delle tante cose assai discutibili come facili promozioni e assunzioni nonostante i guai messi in campo, prima di tutto nell’affare “Centro Sportivo di Insiti” spuntato anni fa come rivendicazione di fantomatica eredità ed oggi fatta divenire, con qualche aiutino istituzionale costellato di ritardi, omissioni, sparizioni di documenti, mala gestio, una usurpazione totale di  un’Area strategica, prevista dalla Legge come futura sede del Comune Unico. È chiaro che chi ha contrastato la Fusione, chi è stato sul fronte del NO, oggi, ha trovato porte aperte fin’anche nel ritardare opere infrastrutturali come la strada Corigliano-Insiti finanziata da anni e tuttora nemmeno giunta alla progettazione esecutiva. Quindi, dopo un anno, non si è riusciti ancora ad acquisire un’idea di come arrestare la favola dell’eredità di Pulcinella, cosa che getta un tragicomico discredito sull’intera Amministrazione. Come se ciò non bastasse, in questi giorni prossimi alla fine del mandato commissariale, ci si è inventati, fuor di legge, un incarico fiduciario “gratuito” a terzi per la redazione di uno “schema di Statuto” della Città, estromettendo i maggiori protagonisti della Fusione, cioè coloro che da 5 anni si sono battuti per quel Progetto, che hanno vinto quella battaglia e che si stanno preparando ad imminenti libere elezioni a maggio prossimo. Senza entrare minimamente nel merito, tale modo puerile di agire, ricorda lo “schiaffo del soldato” che è un gioco da camerata, di solito molto apprezzato in certi ambienti … che consiste nel colpire qualcuno, il più forte possibile, restando, ben coperto alle sue spalle. Tra i coraggiosi “protagonisti” chiamati a redigere lo Statuto della nostra Città, una Fondazione inerte dal lontano 2008, poi resuscitata in mano a Geraci e una non meglio nota Scuola di Pubblica Amministrazione presso l’UNICAL. Quest’ultima campione d’assenza per tutti i 5 lunghi anni del processo della Fusione più importante d’Italia. Chiediamo a tutte le persone perbene, loro malgrado coinvolte, di NON accettare alcun incarico del genere perché non c’è bisogno di inutili schemi di statuti da offrire a futura memoria della prossima Amministrazione cui auguriamo assenza di metodiche clientelari e soprattutto di saper guardare avanti nel segno di una cosa pensata e realizzata che è questa grande Città.

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