“Un mistero che forse mistero non è!”. Sono queste le parole dell’avv. Domenico Russo dell’Associazione Rossano Pentastellata il quale non ha esitato a rispondere presente a chi ha affidato al sodalizio di cui fa parte i dubbi su un operato comunale alquanto discutibile e le speranze di ripristino della legalità.

“Con determina n. 15 del 26 ottobre 2018, il neo Comune di Corigliano-Rossano ha avviato l’iter per l’assunzione a tempo determinato di un dirigente tecnico. Peccato che il documento, pur richiamando la normativa disciplinante la materia, in alcune circostanze, se ne discosta completamente quasi come se si volesse cucire un abito su misura con una stoffa che è ben diversa rispetto a quella che il D. Lgs 267/2000 prevede per il conferimento di un incarico di tal genere. Infatti – prosegue l’avvocato - se andiamo ad analizzare l’allegato avviso dirigenziale, leggiamo testualmente il richiamo all’art. 110 TUEL. Tuttavia, nel momento in cui vengono enunciati i requisiti per poter presentare domanda, notiamo come gli stessi non risultino essere quelli previsti dalla legge richiamata. L’art. 110 comma 1 infatti stabilisce chiaramente che “i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire” non possono subire deroghe (utilizza infatti la dicitura “Fermo restando”). E quali sono questi requisiti ce lo riferisce chiaramente l’art. 28 della L. 29/1993 e l’art. 19, sesto comma del D. Lgs n. 165/2001 i quali stabiliscono che tali incarichi “possono essere conferiti con contratto a tempo determinato a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, che abbiano svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche e private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche o da concrete esperienze di lavoro, o provenienti dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle magistrature e dei moli degli avvocati e procuratori dello Stato”. Il bando invece pubblicato richiede stranamente una esperienza specifica di direzione di durata non inferiore ad anni 3. Come mai questo sconto? Eppure colui che ha redatto il bando è stato molto minuzioso tanto da andare a specificare anche cosa debba intendersi per esperienza specifica. Perché quindi questa deroga contra legem? Forse il Commissario dovrebbe cominciare a prestare ascolto a chi, come noi, si rende conto di ciò che accade ed è ben consapevole dei problemi di questa terra e vi cominci a porre rimedio evitando di dar retta a chi, campione di passerelle, ama dipingerci come il diavolo in terra. Paramassi docet”.

Avv. Domenico Russo - Associazione Rossano Pentastellata

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