di Salvatore De Luca (*)

Corigliano Rossano, 21/09/2018 - La fusione Corigliano Rossano ha modificato l’aspetto politico, amministrativo ed istituzionale, non solo del territorio, ma dell’intera regione Calabria; la riteniamo a nostro avviso l’unica novità del tempo che  stiamo vivendo. Una novità che metterà a dura prova il confronto politico già deteriorato per l’isteria generale dei leoni da tastiera pronti a seminare odio e rancore contro qualsiasi persona la pensi  diversamente da loro. Ma parlare di fusione oggi è fuorviante. Dobbiamo parlare di come contribuire ad un percorso dinamico di obiettivo di rilancio del territorio, partendo dalla futura amministrazione della città Corigliano Rossano.

 Ricordiamo che la città unica, ufficialmente partita il primo aprile di questo anno con l’insediamento del Commissario, non risponde appieno alla volontà  popolare di politiche unitarie delle due ex città in quanto, per sua natura, il percorso commissariale è fuori da ogni qualsiasi vincolo politico. Riteniamo l’insediamento di tale organismo, previsto per legge, non solo necessario per riempire il vuoto amministrativo  creato dalla decadenza dei Consigli comunali e dei Sindaci degli ex Enti (per la cronaca quello di Corigliano arrivato a fine mandato), ma indispensabile per creare le condizioni, affinché la prossima primavera si possa procedere con una certa serenità alla concorrenza e alla determinazione di dotare la Città unica di un organismo politico eletto dai cittadini.

La presenza del Commissario, se pur necessaria per come detto, appare chiaro che non è la partenza della fusione. Così come vogliamo ricordare,  che l’attuale Governo della città non ha alcuna responsabilità della situazione economica e finanziaria in cui versano le casse dei due, ormai, ex comuni. Pur tuttavia, il Commissario, suo malgrado, è chiamato a fare nel corso del suo mandato delle scelte che se pur amministrative assumono termini e contenuti di scelte politiche. Scelte che riguardano la gestione del territorio piuttosto che sociale; così come la gestione della macchina burocratica comunale piuttosto che una corretta gestione dell’ufficio tecnico. Su questo auspichiamo che sia il prossimo Consiglio comunale ad avere l’ultima parola.

Ci sono però alcune scelte che non possono aspettare la nascita del futuro Consiglio; decisioni in cui il Commissario deve  fare in modo che non vi siano ricadute negative sui cittadini. Auspichiamo, pertanto, che il dott. Bagnato si attivi affinché il nuovo anno scolastico, ormai iniziato, non abbia ricadute negative in termini economici su quelle famiglie indigenti che devono mandare i propri figli a scuola. Invitiamo l’organo di governo della Città unica ad esentare quelle famiglie bisognose che hanno un reddito basso o addirittura zero dal pagamento delle tasse scolastiche, nonché del servizio mensa e di trasporto scolastico ove c’è bisogno.

Riteniamo l’esenzione delle tasse per i servizi a domanda singola, per le famiglie bisognose, necessaria, in linea con quanto stabilito dalla nostra Costituzione con l’applicazione del principio della progressività che determina la concorrenza alla spesa pubblica e ai sevizi in base al reddito di ogni singolo cittadino. Consapevoli delle difficoltà di bilancio, confidiamo nell’impegno del Commissario ad accogliere tale richiesta di valore sociale e di dignità.

(* Salvatore De Luca - Segr. Partito Democratico Circolo di Corigliano Scalo)

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