La recente nota con cui Giorgio Luzzi, del Movimento Centro Storico di Corigliano Calabro, ha riassunto alcune emergenze della sanità calabrese è piena di formidabili fantasie, probabilmente scritte sotto impulso di qualche vegliardo del sistema.

Perciò Luzzi non meriterebbe risposta. Tuttavia, non posso esimermi dal replicargli, in quanto mi ha chiamato in causa.Nel suo sproloquio in piena libertà, Luzzi ha omesso di riferire che in Calabria nessuno ha difeso la sanità pubblica come il Movimento 5stelle, che ne ha sempre denunciato le gravi irregolarità amministrative, le inadempienze e i bisogni: dalla numerose nomine illegittime, compresa quella del fortunatissimo Franco Pacenza, alla decadenza automatica prevista dalla legge, ma non ancora avviata, dei direttori generali protagonisti di disavanzi di bilancio; dalla mancata riattivazione degli ospedali di Trebisacce e Praia a Mare all'obbligo di dotare la Cardiochirurgia del policlinico universitario della terapia intensiva dedicata, il che è poi avvenuto grazie alla nostra specifica battaglia; dalla vicenda dell'Ivg chirurgica al gruppo privato iGreco ai concorsi dell'Asp di Cosenza a primario, privi di autorizzazione; dall'assurda guerra contro il primario chirurgo dell'ospedale di Crotone alla storia delle medicazioni ortopediche con i cartoni presso il Gom di Reggio Calabria; dal vecchio e irrisolto caso dei buchi dell'Asp di Reggio Calabria al comportamento del manager, sostituito d'imperio, Giacomino Brancati; dalle assunzioni imposte dalla normativa vigente sui turni e i riposi del personale alla ripartizione del Fondo sanitario secondo il fabbisogno di cure nelle singole regioni. Aggiungo, per completezza, la questione, da noi posta anche al procuratore Nicola Gratteri, dell'illegittimo surplus di finanziamento regionale – dal 2012 ad oggi – all'Università di Catanzaro, pari a circa 10 milioni all'anno, per l'assistenza fornita dal policlinico universitario. Tutti problemi con effettive e profonde ricadute sui servizi sanitari del territorio di Corigliano-Rossano, le cui criticità non si possono affrontare a campione o in maniera settoriale.Insieme alla collega deputata 5stelle Dalila Nesci, nelle settimane passate ho interpellato con urgenza il ministro della Salute, elencando le ragioni obiettive, condivise con il governo, per un cambio radicale nella gestione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario calabrese. Il relativo video è in rete e non è un selfie, come, invece, in perfetta malafede, ha lasciato intendere Luzzi, realmente od apparentemente disinformato. All'interpellanza ha risposto il sottosegretario alla Salute, Maurizio Fugatti, anticipando le intenzioni dell'esecutivo in carica, di chiara discontinuità rispetto alla conduzione del riferito Piano di rientro.L'audizione cui, nel suo scomposto attacco alla deputazione locale 5stelle, ha fatto riferimento Luzzi non ha alcuna attinenza con i fatti nel loro sviluppo storico. Negli ultimi 5 anni il Movimento 5stelle ha prodotto una quantità impressionante di atti parlamentari contro le storture nella gestione della sanità calabrese, intervenendo in ogni relativo ambito con documentazione e contezza. Non abbiamo mai retto il moccolo al governatore Mario Oliverio, del Pd, e al commissario Massimo Scura, nominato dal centrosinistra, che abbiamo sempre ritenuto corresponsabili dello stato della sanità calabrese, cui, per cause più che note, mancano risorse finanziarie e saggezza gestionale.Inoltre non abbiamo mai tutelato interessi privati, ribadendo che nel Servizio sanitario il privato integra il pubblico e non può fare come gli pare. Sfido Luzzi a trovare un nostro atto parlamentare in senso contrario.Il nuovo governo ha tutti gli elementi di valutazione, come ho anticipato nei giorni scorsi, per invertire rapidamente, nell'autonomia che gli è propria, la tendenza mantenuta da centrodestra e centrosinistra nella riorganizzazione dei servizi sanitari, tenuto conto che alla Regione Calabria spetta, allo stato della normativa, la scelta dei direttori generali delle aziende del Ssr, responsabili delle scelte riguardanti i reparti e gli ospedali.

Francesco Sapia Deputato M5s della commissione Affari sociali

 

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