Giacinto De Pasquale

Ufficializzata la convocazione del Consiglio comunale per venerdì prossimo 15 settembre. E’ stato il presidente dell’Assise, Pasquale Magno, che venerdì scorso ha protocollato il documento che fissa i lavori per il 15 alle ore 10.30 in prima convocazione e per lunedì 18 alle ore 18.00 in seconda convocazione.

Nella convocazione viene specificato che la convocazione del civico consesso avviene a seguito di una richiesta in tal senso presentata dai consiglieri comunali Francesco Sapia, Francesco Madeo, Luigi Altomonte, Adriano Primavera e Angelo Caravetta. Uno solo sarà l’argomento al centro del dibattito: fusione tra i comuni di Corigliano e Rossano – discussione e determinazioni. In pratica si tratta della prosecuzione dei lavori tenutisi lo scorso 12 agosto che fecero registrare un clima particolarmente pesante, soprattutto tra il pubblico presente ed alcuni consiglieri, motivo: il ritiro della delibera di consiglio comunale numero 3 del primo febbraio 2016 che riguarda l’approvazione dell’atto d’impulso a dare il via all’iter della fusione. Come si ricorderà quasi un mese fa il consiglio decise, dopo quasi cinque ore di aspro dibattito e diverse interruzioni, di rinviare ogni decisione al 15 settembre. Ora siamo giunti a quella data, cosa succederà ? Al momento è davvero molto difficile fare una previsione esatta su cosa partirà l’assise comunale venerdì prossimo. Di certo con l’approssimarsi della data del referendum, fissato per il 22 ottobre e per il quale la macchina elettorale è già in moto nei due comuni, il clima tra i fautori del Si e quelli del No si fa sempre più rovente. Da entrambe le parti si sta dando vita a banchetti per la raccolta delle firme, tra chi vuole la conferma dell’atto d’impulso e chi, invece, ne chiede il ritiro. In mezzo c’è la nuova iniziativa di alcuni cittadini coriglianesi, tra i quali il consigliere di maggioranza, Angelo Caravetta, che hanno presentato lunedì scorso ricorso al Consiglio di Stato attraverso il quale chiedono l’annullamento della decisione assunta dal Tar Calabria lo scorso 22 agosto, decisione, come si ricorderà, che respingeva la richiesta dei ricorrenti di sospendere l’effettuazione del referendum. Il ricorso davanti ai giudici romani con ogni probabilità dovrebbe essere discusso tra il 25 ed il 26 settembre. Accanto a tutto ciò vi è un proliferare di prese di posizione a favore del Si o del No, attraverso le quali più di qualcuno sta cercando di spiegare che il ritiro dell’atto d’impulso da parte del Consiglio comunale ausonico non pregiudica lo svolgimento del referendum, nel mentre altri dicono esattamente il contrario. Ma aldilà di tutto ciò adesso il consiglio venerdì prossimo dovrà decidere. La domanda che in molti si pongono in queste ore è la seguente: in questo mese trascorso dal 12 agosto il sindaco Geraci è riuscito a trovare i numeri per fare ritirare l’atto d’impulso ? Secondo alcuni attenti osservatori delle dinamiche politiche cittadine ancora no, ma il primo cittadino starebbe lavorando alacremente per raggiungere l’obbiettivo. Staremo a vedere.   {jcomments on}

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