Categoria: Politica
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Comunicato stampa

Prende forma il primo comitato per il No alla Fusione Corigliano-Rossano. Esso sarà un contenitore unico del dissenso Ausonico e Bizantino e si chiamerà “IL POPOLO DEL NO”. Un movimento che nasce con l’obiettivo fisso di far emergere la verità attorno al progetto di Fusione in atto tra le due città attigue dell’Alto Jonio cosentino.

{jcomments on} Nello scenario che ci circonda, non è assolutamente da biasimare una forte voglia di cambiamento, di reazione a quest’assetto degradante che le due Città assaporano giorno dopo giorno. Ma non è certo questa la soluzione, anzi! Qui si tratta della totale cancellazione dei due Municipi, trasformandoli in uno nettamente nuovo, e di identità cassate ad appannaggio di una nascente che, più che unire, divide (Eccome!). Un passo sin troppo importante per essere affrontato con così tanta e oggettiva leggerezza! Sia da un punto di vista normativo, che sociale ed economico, qui ci si muove in un campo minato, pieno di insidie ed incertezze. Non possiamo permetterci di approvare un progetto portato avanti al fulmicotone, senza un minimo di programmazione preventiva e, soprattutto, di collaborazione tra enti. Votando Sì al referendum del 22 ottobre, si andrebbe a legittimare nuovamente questa malsana concezione di intendere la politica. Una politica fatta di soluzioni campate in aria, prive di concretezza e di promesse irrealizzabili. Insomma, proprio la politica posta in essere anche in occasione di questa Fusione! Una proposta nata con i migliori auspici, ma divenuta solo un elemento di divisione. Un percorso che non ha permesso alle popolazioni coinvolte di avere un quadro preciso e coerente dell’evento aggregativo e che, ad oggi, si configura come un castello di soggezione e falsità, costruito ad hoc per pochi e candidato a mortificare ulteriormente una terra, la nostra, ormai ridotta all’osso. È in ragione di questo che decine di studenti, operai, professionisti, imprenditori, amministratori ed alte personalità politiche locali, anche di diversa estrazione ideologica, hanno deciso di intraprendere un percorso insieme ed unico, congelando ognuno le proprie passioni politiche e concentrandosi su quello che è un obiettivo comune e condiviso: difendere la propria Città. Come “POPOLO DEL NO”, nel far valere le nostre ragioni, ci impegneremo a mantenere alta la qualità del dibattito, che momentaneamente staziona ad un livello bassissimo, deplorevole. Infatti, palesiamo sin da subito la nostra volontà di non dare seguito ad illazioni infondate ed irrispettose, tipiche di alcuni tra più alti esponenti del Fronte del Sì. C’è bisogno di far rientrare nei ranghi del rispetto e della clemenza la discussione in atto e noi faremo di tutto affinché questo diventi realtà. Con l’auspicio di un confronto civile, presupposto di crescita collettiva e non meramente personale, “IL POPOLO DEL NO” si dice aperto ad accogliere tutti i cittadini che vorranno farne parte. In fede, gli aderenti Alberto Gabriele Alberto Laise Aldo Algieri Adriana Bruno Adriano Primavera Alfonso Falcone Alfonso Rizzo Angelo Caravetta Annamaria Perri Anna La Pegna Antonio Contabile Antonio Gerace Antonio Francesco Sacchetti Antonio Gagliardi Antonio Gorgoglione Antonio Pucci Arcangelo Meligeni Barbara Perrella Carlo D’Agostino Costanza Golluscio Domenico Falcone Domenico Terenzio Donatella Visciglia Euristeo Ceraolo Elisabetta Avolio Emilio Foresta Filomena Gradilone Floriana Salimbeni Franca Grillo Francesco Antonio De Gaetano Francesco Liuzzi Francesco Madeo Francesco Piluso Francesco Scarcella Franco Giorgio Dima Franco Manfredi Francosimo Sanseverino Gianbattista Acquaviva Gianfranco Costa Gianluca Ginese Gianni Corrado Gianpaolo Pacino Gilberto Capano Giorgio Gerardo Ardito Giorgio Rima Giovanni Benincasa Giuseppe Pucci Ignazio Gentile Isabella Castagna Marco Piro Mariantonietta Bruno Maria Carmela Malagrinò Maria Golluscio Maria Tarantino Maria Perrella Mario Gallina Mattia Salimbeni Natale Gencarelli Nicola Servidio Pino Abate Rita Taranto Rosa De Caro Rossella Benincasa Salvatore Rigido Salvatore Sammarro