Domenico Bagnato, Prefetto in quiescenza, è nominato Commissario prefettizio per la provvisoria gestione del nuovo Comune, con i poteri del Sindaco, della Giunta e del Consiglio, a decorrere da sabato 31 marzo 2018 e fino all’insediamento degli ordinari organi di governo da eleggersi in occasione del turno elettorale amministrativo del 2019.

È quanto contenuto nel decreto del Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, trasmesso alle due Amministrazioni Comunali di Corigliano e Rossano ed assunto al Protocollo Generale dei due enti venerdì 23 marzo. I segretari generali dei due comuni, Bellucci e Middonno, hanno predisposto la notifica del decreto ai consiglieri comunali, ai sindaci ed alle giunte. Da sabato 31 marzo saranno dichiarati estinti i singoli comuni di Corigliano e Rossano e decaduti i rispettivi organi di governo. La nomina del Commissario – si legge – si rende necessaria per assicurare l’espletamento degli adempimenti finalizzati a consentire l’avvio del nuovo ente locale e la regolare erogazione dei servizi alla cittadinanza che conta 74 mila e 848 abitanti. Il Commissario sarà coadiuvato, fino all’elezione dei nuovi organi, da un COMITATO CONSULTIVO formato dai Sindaci dei comuni originari.  Domenico Bagnato, 74 anni reggino, è il commissario designato dalla Prefettura di Cosenza per traghettare le città di Corigliano e Rossano al progetto di fusione e quindi di Comune unico sancito dal referendum del 23 ottobre dello scorso anno. Si insedierà ufficialmente il 31 marzo. Il prefetto Bagnato vanta un curriculum di tutto rispetto. Questi alcuni degli incarichi rivestiti nel recente passato: commissario capo della Polizia di Stato a Crotone per oltre un decennio; commissario di governo per l’emergenza ambientale in Calabria, ha collaborato con il prefetto Corrado Catenacci, commissario per la Regione Campania; commissario prefettizio in diversi comuni, fra cui Marina di Gioiosa Jonica, Siderno e Rosarno; capo di gabinetto alla Provincia di Reggio Calabria con il presidente Giuseppe Raffa. Commissario anche in alcuni comuni sciolti per mafia. Ricordiamo che, secondo indiscrezioni, il Commissario dovrebbe essere coadiuvato da due sub commissari che, con ogni probabilità, saranno della Prefettura di Cosenza. Ne sapremo di più nei prossimi giorni. Nella lunga carriera di Bagnato e soprattutto all’epoca in cui rivestiva la carica di commissario per l’emergenza ambientale, ci sono anche due inchieste giudiziarie, dalle quali è uscito senza alcuna conseguenza. Si tratta di “Poseidone” ovvero dell’inchiesta sulla depurazione che fu iniziata e portata avanti da Luigi De Magistris prima che scoppiassero i famigerati veleni nella procura di Catanzaro e di “Black Mountains”, scaturito dall’inchiesta della Procura di Crotone che nel 2008 portò al sequestro di 18 siti a Crotone, Cutro e Isola Capo Rizzuto.

Questo il decreto di nomina firmato dal Prefetto di Cosenza, Giancarlo Tomao:

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