Cultura
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Cari amici, In questa domenica ho pensato di inviarvi una preghiera invece che un pensiero sul Vangelo del giorno.
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di Giulio Iudicissa
Nel corso dei secoli le sono stati avvicinati molti aggettivi, per meglio definirla, per renderla oltremodo chiara e comprensibile ai più. Dagli aggettivi si è passati, poi, alle definizioni, introdotte, qui e lì, in prosa e inversi. Tutti pertinenti, ma se dovessi, io, così come ora faccio, parlare di essa, sceglierei Orazio, quando la contrassegna come nuda, “nuda veritas”. Ecco, la verità non possiamo velarla, coprirla, profumarla, truccarla, abbellirla. Essa è, punto e basta. Un consiglio: chi cerca l’applauso e il successo, non usi la nuda verità.
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Il Vangelo di oggi: Lc 15.1-3.11-32: In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
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di Giulio Iudicissa
Quest'inverno è diverso e tarda ad annunciarsi l'attesa primavera. V’è nell'aria come una mestizia, quale quella che sorprendo negli occhi tuoi, Padre mio, al vespro, mentre ti abbraccio e ti dico che tornerò domani. E neppure mi sfugge il tuo passo lento, se mi volto a guardarti ancora, quando già sei in fondo al corridoio e ti appresti a rientrare nella tua stanza. Sei qui, in ospedale, per lenire un dolore. Ma perché, d’improvviso, questo farsi concitato intorno a letto? I medici, quanti, questa notte terribile e dolce! Ed io a tenerti le mani, già fredde, e a carezzarti il viso, che mostra il soffrire e l'affanno. E intanto si accosta, pietosa, la buona Suora Emiliana, che veglia e ci dice che prega, così come noi. Il cuore disposto alla pace, ti addormenti che è l'alba e te ne vai, Padre, mentre un fievole raggio di sole, dall’invetriata in fondo al corridoio, annuncia il primo giorno di primavera, in Roma. È il 21 marzo 1974.
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di Massimo Nocito
Scalea 21/03/2021– Il progetto, finanziato dal MIUR con fondi Monitor440, ha avuto come destinatari 87 studenti delle classi quarte e quinte del Liceo “Pietro Metastasio” di Scalea. La sua finalità è stata quella di promuovere: la capacità di interagire e lavorare con gli altri, online su piattaforma dedicata con cinque moduli di 10 ore ciascuno, è stata affidata all’Associazione ARCA affiancata dall’associazione Didascalabria e dalla Fondazione ITS Elaia Calabria.
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di Giulio Iudicissa
Ha i giorni contati questo inverno, ma fuori è ancora freddo, soprattutto, al mattino. Viene spontaneo pensare, con la prima tazzina di caffè in mano, che, forse, le stagioni sono, come si dice, veramente cambiate. Di sole, però, nella stanza ne entra un tantino di più rispetto a ieri e sull'albero, che quasi tocca il balcone vedo tenera e di un verde incerto, una fogliolina, che, sono certo, è lì solo da poche ore. Ecco, sono le sentinelle del tempo. I calendari degli uomini possono anche sbagliare, esse non sbagliano mai. Sta a noi saperle scorgere.
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Il Vangelo di oggi: Lc 13,1-9: In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici.
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Quando ero studente d’ingegneria, a Trieste, a volte, condivisi la stanza, con Franco C, anche lui studente d’ingegneria.
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Cari amici, come state? Una domanda così banale che però spesso non viene posta con interesse.
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Il Vangelo di oggi: Lc 9,28-36: In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.
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di Giulio Iudicissa
Lo porto dentro. Non è il ricordo di una parola o di un gesto, bensì quello di un modo di vivere. Mia madre, quando usciva, per lavoro o per l'ordinario, sempre rientrava con buste e pacchetti: tante cose per la casa e un pensierino anche per noi, per tutti. E così fu per una vita intera, fino a quando smise di uscire, vicina ormai al novantesimo anno. Per lei non comprava niente. Tutto e sempre per la casa e per noi. Provo vergogna, se penso che mai nulla le chiesi di questa sua abitudine. Avrebbe, almeno nelle occasioni, potuto avere un desiderio, un pensiero anche per lei. “Non manco di niente”, ripeteva. E così fu fino a quell'ultima sera.
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