di Francesco Sommario

Corigliano Rossano – Nell’accogliente Aula Magna del Liceo Classico “Giovanni Colosimo” di Corigliano, il 3 dicembre c.a., si è tenuto un interessante convegno dal titolo “La Locomotiva del progresso: tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Ad un pubblico attento e partecipato composto da alunni, genitori, docenti e rappresentanti delle istituzioni sociali di Corigliano, ha portato i saluti istituzionali il Dirigente Scolastico dei Licei di Corigliano Giovanni Edoardo De Simone; ha introdotto i lavori la Prof.ssa Maria Teresa Miceli; hanno relazionato il Responsabile della Sicurezza dei Licei Prof.ssa ing. Francesca Palummo, il Tecnico prevenzione coordinatore dott. Leonardo Lione e il dott. Giovanni Battista Miceli docente Università di Siena e medico competente Azienda Ospedaliera Università  Senese.

Molti gli spunti di interesse e le novità sul tema sicurezza che i relatori hanno esposto e argomentato ai presenti, giunti numerosi all’appuntamento. La prof.ssa Miceli, ideatrice dell’evento e responsabile dell’omonimo progetto rivolto ad alcune classi dei Licei,  dopo un excursus storico sul tema di sicurezza nelle aziende, ha affermato che “…durante il Positivismo (1800) l'esaltazione del progresso non ha comportato l'annullamento dei problemi dell'uomo anzi ne sono sorti alcuni nuovi quali la Questione meridionale e lo sfruttamento minorile. In Rosso Malpelo di G. Verga ritroviamo la reale vita di un bimbo nelle cave di Agrigento, così come nel romanzo sociale Tempi difficili,  di C. Dichens, le case di mattoni rossi  di Coketown diventano neri per il fumo delle ciminiere delle fabbriche. Insomma il progresso tecnologico industriale non procede di pari passo con quello culturale... dunque bisogna trasmettere il pensare culturalmente".

"Bisogna puntare sulla collaborazione dei singoli -ha dichiarato L’ing. Palummo- non bastano le figure professionali a garantire la sicurezza, ognuno di noi deve fare la sua parte in tema di sicurezza, dal datore di lavoro al lavoratore"

“Non si muore solo sul lavoro... -ha esordito il dott. Lione- le norme non devono essere percepite come vincoli fastidiosi... pertanto c'è bisogno di una seria opera di formazione culturale sulla sicurezza, a partire proprio dalle scuole. Infatti, la Regione Calabria si sta industriando in questo frangente promuovendo e organizzando la settimana sulla sicurezza e questo convegno-studi di oggi ha dato un piccolo ma significativo contributo alla riduzione dell’alta percentuale dei lavoratori che perdono la vita sul lavoro"

Il Dott. Miceli, infine, ha ribadito come la prevenzione sia l’arma migliore per contrastare il fenomeno degli incidenti sul lavoro.  “Con Bernardino Ramazzini -afferma Miceli- nasce la medicina sociale: quam artem exerceat, con questa frase il maestro di Carpi fu colui il quale rovesciò il secolare rapporto medico paziente. Il medico invece di attendere il paziente per curarlo, deve diventare sempre più un educatore che cerca e riconosce i potenziali pazienti laddove la gente si riunisce per motivi di lavoro, ovvero nelle fabbriche, nelle campagne, negli uffici".

Il Dirigente De Simone ha voluto, a chiusura dei lavori, rimarcare l’enorme sforzo fatto dalla macchina organizzativa dei Licei di Corigliano, soprattutto in termini di prevenzione, in questo lungo periodo di pandemia da covid, ringraziando docenti, personale ATA, alunni e genitori per la maturità e la serietà con cui hanno recepito e seguito con puntigliosità le direttive emanate. “Un Liceo, quello di Corigliano, pronto a dare al territorio un’offerta formativa sempre più di qualità basata sulle competenze, sul rispetto delle regole e sulla formazione dell’uomo solidale, etico e sociale”

 

 

 

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