Giorno 15 febbraio 2020, alle 16.30, presso la storica Sala Rossa di Palazzo San Bernardino della città di Corigliano-Rossano (CS), si terrà un incontro sulla figura della beata Guadalupe Ortiz de Landàzuri (Madrid, 12 dicembre 1916 – Pamplona, 16 luglio 1975), una delle prime donne a far parte dell’Opus Dei, istituzione gerarchica della Chiesa cattolica, fondata da San Josemaría Escrivá de Balaguer.

L'evento, patrocinato dalla Diocesi Rossano-Cariati e da ben quattro Comuni, è stato promosso dall’Accademia della Sibaritide su sollecitazione del gruppo femminile dell'Opus Dei di Corigliano-Rossano. Dopo i saluti istituzionali da parte del dott. Antonio Mondera (Presidente dell’Accademia della Sibaritide), dell’ing. Flavio Stasi (Sindaco della Città di Corigliano-Rossano) e della prof.ssa Angelamaria Fugaro (Docente di Filosofia), prenderanno la parola don Antonio Rodriguez de Rivera (Postulatore della causa di beatificazione di Guadalupe) e la prof.ssa Paola Binetti (Senatrice della Repubblica italiana e Docente Universitaria). Le conclusioni dell’incontro saranno affidate a S.E. Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati. Moderatrice dell’incontro sarà la prof.ssa Stella Pizzuti, docente di latino e greco presso il Polo liceale di Rossano. La serata, inoltre, sarà allietata da musiche eseguite al pianoforte e sax, intervallate da letture scelte dal libro “Lettere ad un Santo”, raccolta di testi epistolari di Guadalupe a San Josemaría. Duplice, quindi, l’intento della serata: da una parte celebrare i 90 anni di apostolato femminile e dall’altra far conoscere e diffondere la figura della beata Guadalupe. Era il 14 febbraio 1930 quando, per ispirazione divina, San Josemaría aprì le porte dell’Opera alle donne: a distanza di 90 anni oggi le donne rappresentano la metà – secondo alcuni anche più della metà – del numero totale dei membri dell’Opus Dei. I profili femminili variano da una dottoressa di Harvard a mamme e casalinghe: ognuna contribuisce con i propri carismi alla crescita morale ed etica della società civile in cui si trova ad operare. “Dalla santità della donna dipende in gran parte la santità delle persone che le stanno accanto”, scrive mons. Fernando Ocáriz, prelato dell'Opus Dei. Certamente, Guadalupe Ortiz de Landàzuri, rispondendo con entusiasmo alla chiamata di Dio, ha testimoniato con tutta la sua vita la convinzione di San Josemaría, che «la donna è chiamata ad apportare alla famiglia, alla società civile, alla Chiesa, qualche cosa di caratteristico che le è proprio e che soltanto lei può dare» (Colloqui, n. 87). “Particella di Dio” è il sottotitolo dell’evento. Viene così fatta sintesi dell’aspetto culturale e umano di Guadalupe (una delle 5 donne in una classe di 70 studenti alla facoltà di Chimica presso l'Università Centrale di Madrid) e della sua incessante attività di testimone di fede. Guadalupe Ortiz de Landázuri è stata beatificata il 18 maggio 2019 a Madrid.

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