La Redazione

Lunedì 4 settembre, alle ore 18.30, presso l’hotel Corallo di Villapiana Lido, il senatore Salvatore Margiotta, responsabile nazionale Pd Infrastrutture sarà ospite di un convegno organizzato da Zonadem e dalla locale sezione del Pd, avente a tema l’ammodernamento della Statale 106 e le sue prospettive.

A questo incontro, che espliciterà i punti nodali del progetto approvato, il relativo cronoprogramma e le ulteriori azioni del prossimo futuro, parteciperanno anche l’assessore regionale al Trasporto pubblico Locale, Roberto Musmanno, il presidente dell’associazione “Basta vittime sulla ss 106”, Fabio Pugliese, e il responsabile Anas progettazione e realizzazione lavori Area territoriale Calabria, ing. Giancarlo Luongo. Coordinerà il componente dell’assemblea nazionale Pd, Roberto Rizzuto. «Dopo aver recepito con estrema soddisfazione – afferma il consigliere Bevacqua, fondatore e responsabile regionale di Zonadem – la pubblicazione, nel luglio scorso, della delibera Cipe che approva il progetto definitivo dei lavori relativi al primo lotto funzionale della S.S. 106 fra Sibari e Roseto Spulico, è giunto il momento di mettere a fuoco le priorità da perseguire per far sì che questo territorio raggiunga livelli infrastrutturali finalmente degni delle potenzialità presenti e del diritto alla mobilità delle comunità che lo abitano. Percorro quotidianamente questa strada e conosco quindi personalmente i disagi e le difficoltà di chi l’attraversa e di chi vive questo territorio: da sempre mi batto affinché questa diventi la battaglia di una intera regione che vuole credere e agire per un presente diverso e un futuro migliore e la presenza a questo incontro del massimo rappresentante Pd per le tematiche infrastrutturali, contribuisce a confermare il meritorio lavoro della rappresentanza parlamentare del Pd calabrese». «Il confronto serio e serrato fra i diversi livelli istituzionali, all’interno del quale è risultato essenziale l’apporto e il pungolo costante del presidente Oliverio – continua Bevacqua – dimostra che, come nel caso dell’ammodernamento della rete ferroviaria ionica, anche in Calabria un nuovo approccio a problemi atavici è possibile e le soluzioni sono concretamente raggiungibili. Da uomo delle istituzioni so che ora il nostro compito è di continuare e di sorvegliare in maniera tale che i tempi siano rigidamente rispettati e l’arteria finalizzata a collegare i territori dello Ionio calabrese raggiunga gli imprescindibili standard di sicurezza e sia capace finalmente di fungere da traino per la crescita e lo sviluppo economico e turistico. È una questione di civiltà, alla quale non è concesso derogare». ​{jcomments on}

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