di Salvatore Martino

Ancora una volta la Comunità Europea non è riuscita a dimostrare l'esistenza di una linea unitaria di governo in grado di far progredire la comunità degli stati appartenenti. Dopo un lungo e animato dibattito, nel quale si era paventata, ad ampia maggioranza, l'ipotesi di scegliere Milano come sede dell'Agenzia Europea del Farmaco, ieri sera, come è ormai in uso fare nelle grandi occasioni, a sorpresa e a sorteggio, è stata scelta Amsterdam.

Pur non avendo nulla da obiettare su tale scelta, c'è molto da dire, invece, sul come si è pervenuti a tale decisione. Affidare ad un sorteggio la responsabilità di decidere, dimostra una mancanza di coesione e un cattivo stato di salute della Comunità Europea.

Non è possibile che scelte così importanti e strategiche vengano deliberate sulla base della non chiarezza o di veti incrociati, dovuti ad invidia e a gelosie tra gli stessi stati soci. Non è un bel modo di procedere sulla strada dell'unificazione e, soprattutto, questa Comunità Europea dimostra di non essere in grado di affrontare le grandi sfide e i grandi obiettivi per i quali è stata costruita. Un'Europa governata così, non solo, non è affidabile ma non è nemmeno in condizione di affrontare le gravi turbolenze che si stanno profilando sul piano internazionale.

C'è bisogno di più saggezza e di più rispetto del bene comune.{jcomments on}

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