Cari amici buona domenica, inizia oggi un nuovo anno liturgico: l'Avvento, tempo di attesa, periodo particolare in cui prepariamo il nostro cuore all'arrivo di Gesù nostro Salvatore.

Ancora di più in questo momento restiamo uniti nella preghiera e nella condivisione.  

Spezzeranno le loro spade e
ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci,
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra 
Is 2,1-5
_______________________________
 Alla fine andrà proprio così: scoppierà la pace. Tutte le armi che l’uomo avrà costruito per colpire il suo vicino diventeranno utensili per coltivare la terra e produrre frutti. I popoli non si armeranno più gli uni contro gli altri. E non insegneremo più ai nostri bambini a farsi valere a scapito del prossimo. E allora perché non cominciamo subito? Dal momento che non siamo ancora alla fine dei tempi, ci vuole tutta la nostra buona volontà; e visto che è improbabile che qualcuno di noi abbia equipaggiamento bellico da trasformare in arnesi agricoli, iniziamo a trasformare parole, gesti, intenzioni distruttive nel loro opposto.
Piantare invece che sradicare, unire invece che dividere, aggiustare invece che rompere. Non che sia facile, ma i risultati saranno davvero apprezzabili. Buon cammino di Avvento.

Crediti