Categoria: Approfondimenti
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Il Vangelo di oggi: Mc 1,7-11: In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali.

Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

 Contemplo:

Egli guarda al mio cuore:

Tanti mi hanno respinto perché hanno guardato al mio volto, altri m’hanno scartato per il mio fisico, altri ancora perché non avevo soldi, altri perché non ero intelligente. Ma tu, o Dio, non hai guardato il mio colore, né il mio portafoglio, né la mia forza fisica, né la mia intelligenza; tu mi hai amato perché ero io. Al mio paese, quando passavo tra la gente, quasi ero insignificante, mentre per Dio sono qualcuno anche tra cinque miliardi di uomini. Neppure mia mamma ha mai contato i capelli del mio capo, ma il Signore si. Egli conosce anche tutti i palpiti del mio cuore.

 Commento al Vangelo del giorno:

Sarebbe bello che Dio, Padre di tutti, potesse affermare di ciascuno: tu sei il mio prediletto! E sarebbe altrettanto bello se ciascuno di noi avesse la coscienza di questa predilezione fuori dal normale! Pensiamo sempre bene di noi stessi, delle nostre parole, delle nostre azioni perché questo modo di fare vuol dire avere piena fiducia dei gesti e delle parole del Signore stesso. Diamo valore al nostro rapporto con lui, che si prende cura di noi come le creature più amate, benvolute, accettate da sempre. Riconciliamoci con tutte le persone che ci stanno accanto, iniziamo con loro una nuova vita, come Gesù l’ha cominciata con noi. E come lui ha accettato croce, morte e risurrezione, perché potesse donarci la salvezza, accogliamo con benevolenza quanto il Signore stesso ha da dirci, lasciamoci modellare dal medesimo affetto che lega Cristo con il Padre, percorriamo con coraggio i suoi sentieri. Questa, in parole povere, è la sostanza del compiacimento: la volontà di essere del Padre, per il Padre, con il Padre.