di Francesco Caputo

Cresce la paura nella solitudine. La Chiesa si è dovuta adeguare, per forza di cose, alle disposizioni del Governo. Il coronavirus, prima della salute, tocca i cuori e mette in evidenzia la crisi della gente, bisognosa di legami.

Le Diocesi stanno intensificando gli inviti alla preghiera in famiglia, anche il nostro Arcivescovo, Mons. Satriano, ha indetto per mercoledì prossimo una giornata di preghiera e digiuno. In questo tempo così difficile si avverte, nelle persone “fragili”, la paura di restare soli, che non si sentono protetti, tra fake news, spiegazioni di fantaveggenti, complotti e “castighi” divini.  Mai nella storia del nostro Paese , sono state sospese le messe con la partecipazione dei fedeli. Anche e soprattutto durante la seconda guerra mondiale, di fronte la violenza tedesca. Ma la Chiesa oltre ad essere Madre è anche Figlia e “obbediente”, alle disposizioni, per il bene dei suoi figli. Una signora ieri mi domandava: “ Senza Eucarestia, chi ci darà il coraggio? Chi ci darà la Grazia di rimanere saldi anche in mezzo alla tempesta? Sarà la Misericordia di Dio, ancora una volta, a mettere la “parola “ decisiva e ritorneremo di nuovo a pregare, insieme, come Comunità. Questa Quaresima ci offre una “prova” che supereremo con la preghiera personale e dei nostri buoni sacerdoti. Mi piace immaginare che il “Buon Don Camillo” ripeta quelle bellissime parole, anche a noi, dopo l’alluvione (realmente accaduto del 1951). “Non è la prima volta che il fiume invade le nostre case, un giorno però le acque si ritireranno ed il sole ritornerà a splendere. E allora la fratellanza che ci ha unito in queste ore terribili, con la tenacia che Dio ci ha dato, ricominceremo a lottare perchè il sole sia più splendente, perchè i fiori siano più belli e perchè la miseria sparisca dai nostri Paesi e dai nostri villaggi. Dimenticheremo le discordie e quando avremo voglia di morte cercheremo di sorridere così tutto sarà più facile e il nostro Paese diventerà un piccolo paradiso in terra. Andate fratelli, io rimango qui per salutare il primo sole che porterà a voi lontani, con la voce delle nostre campane, il lieto annuncio del risveglio.” Coraggio, non siamo soli!

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