Si avvicina il tempo della Via Crucis. Lo vivrò secondo i modi proposti dalle locali parrocchie.

Quest'anno vi aggiungerò due note a premessa, le quali mi renderanno più intima la strada. Prendo in prestito la prima dal Diario di Marialuisa Donadio, Coriglianese, dell'aprile 1968: "Salirò al calvario di Dio, Dio che allieta la mia esistenza"; la seconda da una Riflessione di don Vincenzo Longo, Coriglianese pur’egli, del febbraio 1985: “Questa devozione parla direttamente al cuore”.

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